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Appena inaugurato, permette di riscaldare 43mila metri cubi di ambienti

Nell’area artigianale di Piancastagnaio arriva il teleriscaldamento geotermico

Fratoni: «L'attività geotermoelettrica, energia pulita, potrà aiutarci molto per produrre elettricità proveniente solo da fonti rinnovabili nel 2050»
 |  Crisi climatica e adattamento

I quasi 6 miliardi di KWh prodotti in Toscana dalla geotermia nell’ultimo anno, oltre a soddisfare più del 30% del fabbisogno elettrico regionale, forniscono un importante apporto di energia termica grazie al teleriscaldamento: significa calore utile a riscaldare più di 10mila utenti residenziali (sono già teleriscaldati i Comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Montieri, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Radicondoli, Santa Fiora, i lavori stanno per cominciare anche a Chiusdino) nonché aziende dei territori geotermici, circa 30 ettari di serre e caseifici e contribuiscono ad alimentare una importante filiera agricola, gastronomica e turistica con oltre 60mila visite all’anno. Un successo per ambiente ed economia che da oggi ha una marcia in più: teleriscaldamento geotermico nell’area artigianale “La Rota”, inaugurato ieri a Piancastagnaio alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente Federica Fratoni, del sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini, del responsabile Geotermia Enel Green Power Massimo Montemaggi e del responsabile Enel affari istituzionali centro Italia Fabrizio Iaccarino.

Come comunicano da Enel green power, i circa 2 milioni di euro investiti da parte della multinazionale per la realizzazione dell’opera hanno permesso di allacciarvi 19 aziende e 2 insediamenti agricoli (più una fornitura dedicata alla “Comunità della Resurrezione”), riscaldando così per la prima volta in modo sostenibile i loro 43mila metri cubi di ambienti.

Il teleriscaldamento geotermico – ricordano infatti da Enel Green Power – genera benefici ambientali perché sostituisce le fonti fossili per il riscaldamento, evitando nel caso de “La Rota” immissioni annue in atmosfera di 250 tonnellate equivalenti di petrolio e 770 tonnellate di CO2, nonché risparmi economici dato che un impianto di teleriscaldamento geotermico per attività industriali o artigianali mediamente ha costi minori del 40% rispetto a quello tradizionale. Vantaggi che nel 2019 saranno a disposizione anche del capoluogo di Piancastagnaio con un nuovo teleriscaldamento geotermico per l’area residenziale, in grado di riscaldare 230mila metri cubi di ambienti: i lavori partiranno già nel 2018, per garantire ai cittadini calore ed acqua calda a costi bassi e in modo sostenibile.

«La Toscana – conclude l’assessore Fratoni – guarda con ambizione al futuro ed intende contribuire all'obiettivo di una sostanziale riduzione delle emissioni dei gas climalteranti fissando l'obiettivo di riuscire a produrre in Toscana energia elettrica proveniente soltanto da fonti rinnovabili nel 2050. L'attività geotermoelettrica, energia pulita, potrà aiutarci molto e dare un grande contributo per raggiungere questo traguardo. Perciò saluto con soddisfazione interventi come quello di Piancastagnaio, perché ci portano in quella direzione».

L. A. 

Redazione Greenreport

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