What works: valutati i risultati di 20 anni di misure di politica climatica
Lo studio “Climate policies that achieved major emission reductions: Global evidence from two decades”, pubblicato su Science da un team internazionale di ricercatori, presenta la prima valutazione globale completa di 1.500 misure di politica climatica da 41 Paesi in 6 continenti. Si tratta di uno studio senza precedenti che fornisce un'analisi dettagliata dell'impatto dell'ampia gamma di misure di politica climatica attuate negli ultimi 20 anni.
Gran parte del dibattito sulla politica climatica verte su quali strumenti di politica climatica funzionino nella riduzione delle emissioni e quali no. Ma le valutazioni precedenti si sono concentrate su una gamma limitata di politiche principali, trascurando centinaia di altre misure. Il nuovo studio, condotto dai ricercatori del Potsdam-Instituts für Klimafolgenforschung (PIK) e del Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change (MCC) in collaborazione con esperti delle università di Oxford e Victoria e dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), punta a colmare questa lacuna.
I ricercatori hanno valutato 1.500 interventi politici implementati tra il 1998 e il 2022, che coprono l'intero spettro di strumenti di politica climatica, dai codici edilizi legati all'energia ai sussidi all'acquisto di prodotti rispettosi del clima e alle carbon tax. Utilizzando un nuovo database dell'OCSE, che rappresenta attualmente l'inventario più completo delle politiche climatiche a livello mondiale, e un approccio innovativo che combina metodi di apprendimento automatico con analisi statistiche consolidate, il team ha condotto una valutazione dettagliata dell'impatto di queste politiche, identificando quelle misure che hanno ottenuto riduzioni delle emissioni su larga scala.
I risultati rivelano una realtà che fa riflettere: «Molte misure politiche non sono riuscite a raggiungere la necessaria scala di riduzione delle emissioni. Sono stati identificati solo 63 casi di politiche climatiche di successo, che hanno portato a riduzioni medie delle emissioni del 19%. La caratteristica principale di questi casi di successo è l'inclusione di incentivi fiscali e di prezzo in mix di politiche ben progettate».
L'autore principale dello studio,Nicolas Koch del PIK e del MCC, spiega che «Abbiamo valutato sistematicamente misure politiche che sono state raramente studiate fino ad ora, fornendo nuove intuizioni su combinazioni ben progettate di strumenti politici complementari. Da questo ricaviamo le migliori pratiche per i settori dell'edilizia, dell'elettricità, dell'industria e dei trasporti, sia nei Paesi industrializzati che nei paesi in via di sviluppo spesso trascurati. I nostri risultati dimostrano che più politiche non equivalgono necessariamente a risultati migliori. Invece, il giusto mix di misure è fondamentale. Ad esempio, sussidi o regolamenti da soli non sono sufficienti, solo in combinazione con strumenti basati sui prezzi, come le tasse sul carbonio e sull'energia, possono fornire sostanziali riduzioni delle emissioni».
Lo studio evidenzia esempi specifici: i ricercatori dimostrano che «Se attuati da soli, i divieti sulle centrali elettriche a carbone o sulle auto con motore a combustione interna non comportano grandi riduzioni delle emissioni. I casi di successo si verificano solo in tandem con incentivi fiscali o di prezzo, come mostrato nel Regno Unito per la produzione di energia a carbone o in Norvegia per le auto».
Lo studio è affiancato dal "Climate Policy Explorer" i un sito web interattivo che fornisce una panoramica completa dei risultati, delle analisi e dei metodi utilizzati e fornisce approfondimenti dettagliati su specifici Paesi, settori e misure politiche. Nel settore industriale, ad esempio, i sistemi pilota di scambio delle emissioni della Cina. integrati da sussidi ridotti per i combustibili fossili e incentivi finanziari più forti per l'efficienza energetica. hanno ridotto significativamente le emissioni dopo alcuni anni. Nel settore elettrico, il Regno Unito ha ottenuto importanti riduzioni delle emissioni attraverso un prezzo minimo del carbonio, sussidi per l'energia rinnovabile e un piano di eliminazione graduale del carbone. Gli Stati Uniti sono un esempio di significative riduzioni delle emissioni nel settore dei trasporti, derivanti da un mix di incentivi fiscali e sussidi per veicoli low-carbon e standard di efficienza per la CO2. La riforma dell'ecotassa e l'introduzione del pedaggio per i camion in Germania sono un'altra notevole storia di successo nel settore dei trasporti.
L'autrice principale dello studio, Annika Stechemesser del PIK, conclude: «Sebbene rimanga difficile distinguere con precisione gli effetti delle singole misure all'interno di un policy mix, i nostri 63 casi di successo forniscono approfondimenti sistematici su combinazioni di policy efficaci e mostrano come i policy mix ben progettati dipendano dai diversi settori e dal livello di sviluppo dei Paesi. Questa conoscenza è fondamentale per supportare i decisori politici e la società nella transizione verso la neutralità climatica».