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Sul Monte Tamaro non si scia più, ma è la montagna più cliccata in Svizzera

Cambiamento climatico: è possibile un altro turismo. In aumento italiani, tedeschi e arabi
 |  Crisi climatica e adattamento

Sul sito Internet della Tv Svizzera Italiana, Rino Scarcelli scrive che « il Tamaro la montagna più cercata su Google in Svizzera nel 2016. Dalle statistiche del motore di ricerca, risulta che la vetta ticinese (1.960 mslm) è più cliccata delle storicamente più note Cervino, Jungfrau e Pilatus».

Il Tamaro si eleva sul confine tra Sotto e Sopraceneri, le Prealpi e le Alpi del Canton Ticino e fino ai  primi anni 2000 è stato una stazione sciistica. Poi il cambiamento climatico ha ridotto i giorni di copertura nevosa e, invece di far come facciamo in Italia in molte stazioni appenniniche (ma anche prealpine), i ticinesi non  hanno cominciato a innevare artificialmente per restare aggrappati a qualche fine settimana di turismo sciistico in calo, hanno riconvertito quella che era una località sciistica adeguandosi alla nuova  situazione climatica. Ora il Monte Tamaro ospita un parco avventura, percorsi agonistici per la mountain bike. L’impianto di risalita è chiuso da novembre a Pasqua, ma accanto alla stazione di partenza della teleferica è sorto un parco acquatico coperto.

Il successo della riconversione è stato strepitoso: «Quest’anno abbiamo investito molto sul digitale . ha detto Anna Celio Cattaneo di Monte Tamaro SA a TVsizzera.it - con inserzioni, ma anche tanto lavoro redazionale. Abbiamo insistito sul fatto che il Tamaro è una destinazione per ogni stagione, meteo, età. Inoltre, nel mese di settembre abbiamo festeggiato i vent’anni della chiesa Santa Maria degli Angeli progettata da Mario Botta, e anche questo ci ha dato visibilità».

Certo, ci vuole coraggio ad abbandonare quello che fino a una decina di anni fa sembrava un  turismo senza alternative, ma la crisi climatica, economica e dello stesso sci hanno portato gli imprenditori ticinesi a intraprendere un’altra strada e a non chiedere costosi sussidi per tenere in piedi un’attività morente.

La Celio Cattaneo spiega: «E’ stata una decisione sofferta, perché il Tamaro era nato proprio come destinazione invernale. Stravolto l'investimento iniziale, bisognava completare l'offerta prolungando la stagione estiva e facendo investimenti supplementari, come la slittovia, il parco avventura, il ristorante, il parco giochi. Fortunatamente non ci siamo mai pentiti di questa decisione».

Oltre ad essere la montagna svizzera più cliccata si Internet, il Tamaro ha visto un incremento reale di turisti: sono in aumento anche i visitatori italiani (che secondo qualche nostro operatore e politico non andrebbero in montagna se non si scia; sono tornati i tedeschi e arrivano molti visitatori dai Paesi arabi.

 «Nel 2016 abbiamo registrato un +15% tra Monte Tamaro e centro acquatico – conclude la  Cattaneo - Non ho  dati precisi su quanti pre-acquistino i biglietti online, ma il numero è sempre in crescita».

Redazione Greenreport

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