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Rapporto del Doe su eolico, fotovoltaico, auto elettriche e Led

Rivoluzione ora: con Obama i costi delle energie pulite diminuiti del 40 – 94% (VIDEO)

 |  Crisi climatica e adattamento

Il Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti (Doe) ha pubblicato il nuovo rapporto rapporto  Revolution…Now  che mette in evidenza la diffusione accelerata di 5 tecnologie energetiche rinnovabili e per il risparmio energetico. Il rapporto è stato presentato dal segretario all’energia Ernest Moniz al The Atlantic’s Washington Ideas Forum   il Doew ha spiegato: «Revolution…Now  viene aggiornato annualmente e descrive la diminuzione dei costi e l’aumento della diffusione di tecnologie dell’energia pulita negli Stati Uniti. Mentre il mondo continua a spostarsi verso un'economia low carbon, questo  aggiornamento del pubblicato annualmente si basa sulla scorsa edizione e dettaglia i benefici economici e ambientali che la nostra nazione sta già iniziando a realizzare grazie a una maggiore distribuzione».

Secondo Moniz.«Questo rapporto è un'ulteriore prova che il nostro impegno per l’energia pulita e innovazione americana può portare a una ripida riduzione dei costi e a un forte aumento nella distribuzione di tecnologie avanzate.  Dobbiamo continuare a sostenere l'agenda dell’innovazione che porti a questi tipi di drastiche riduzioni dei costi per tutte le tecnologie a basse emissioni e aumenti la competitività e l'indipendenza degli Stati Uniti nell'economia energia pulita globale».

Dal 208 ad oggi, i continui investimenti di Doe nella ricerca e nel progresso di queste 5 tecnologie energetiche pulite  hanno contribuito a ridurne i prezzi dal 40% ad un massimo di 94%. Il rapporto mette in evidenza i fortissimi aumenti della distribuzione dell’energia pulita negli Usa: i l’eolico onshore rappresenta il 41% di tutta la capacità energetica entrata in linea nel 2015. Nel complesso, l’eolico ha prodotto elettricità sufficiente ad alimentare più di 17 milioni di famiglie.  Il solare fotovoltaico a livello di utilities ha rappresentato il 15% di tutta la produzione di energia elettrica di nuova installazione nel 2015, nel complesso, il fotovoltaico prodotto dalle compagnie elettriche Usa è sufficiente ad alimentare più di 2 milioni di case. Il solare fotovoltaico distribuito ha raggiunto un milione di installazioni sui tetti di abitazioni e aziende e dal 2008 ha avuto una riduzione del 54% dei costi complessivi. Se si mettono insieme eolico e solare si ottiene  i due terzi di tutta la nuova produzione di energia elettrica installata  negli Usa. Nel 2015 le lampadine Led installate negli Usa avevano superato i 200 milioni, in crescita del 160% rispetto al 2014. Le  vendite totali di veicoli elettrici (EV) ha raggiunto quasi il mezzo milione, con 490.000 veicoli elettrici sulla strada a partire dall’agosto 2016.

Il Doe evidenzia che l’aumento della diffusione delle tecnologie energetiche pulite sta già dando benefici concreti: «Nel 2014 l’'energia solare ci ha fatto risparmiare 17 milioni di tonnellate di CO2, con la conseguente riduzione del consumo di acqua e la diminuzione dell'inquinamento atmosferico, che equivale a quasi 700 milioni di dollari di risparmio ambientale. I Led utilizzano l’85% in meno di energia rispetto alle lampadine a incandescenza e le proiezioni indicano che il loro aumento potrebbe consentire agli americani un ammontare massimo di 630 milioni di dollari di energia risparmiata tra oggi e il 2035».

Oltre a queste 5 tecnologie in rapida crescita, il rapporto esamina anche 4 tecnologie emergenti: celle a combustibile, batterie connesse alla rete, sistemi di gestione dell'energia e big area additive manufacturing, comunemente nota come la stampa 3-D, che avranno una distribuzione più ampia nei prossimi anni. Il Doe è convinto che «Poiché queste tecnologie diventeranno ancora più convenienti e ampiamente disponibili, i benefici economici e ambientali cresceranno» e promette che – Trump permettendo - continuerà la sua ricerca e sviluppo «per queste tecnologie centrali ed emergenti,  in quanto mira a ridurre ulteriormente le barriere di mercato e a continuare innovazione che rafforza  la rivoluzione energetica pulita e a trasformare il modo in cui la nostra nazione produce e utilizza l'energia».

Il rapporto, forse non del tutto a caso, è arrivato proprio mentre Hillary Clinton affrontava Donbald Trump nel secondo dibattito tra i due principali candidati alle presidenziali Usa e ribadiva che vuole che gli Stati Uniti diventino la superpotenza energetica pulita del XXI secolo. Nel programma elettorale della Clinton c’è un investimento da 60 miliardi dollari , il  "Clean Energy Challenge", che vedrebbe governo federale, Stati città e comunità rurali impegnati a ridurre drasticamente le emissioni di CO2.

Redazione Greenreport

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