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Germania, 3.500 persone bloccano la miniera di lignite a cielo aperto di Ende Gelände (VIDEO)

Azione organizzata da 350.org paralizza uno dei siti più inquinanti dell’Ue
 |  Crisi climatica e adattamento

«Missione compiuta!», esultano a 350.0rg. Più di 3.500 persone provenienti da tutta Europa si sono date appuntamento in Germania per paralizzare uno dei siti più inquinanti per emissioni di CO2 e per chiedere di lasciare la lignite sotto terra.

A 350.0rg spiegano che «A Ende Gelände ha avuto luogo una di quelle scene che sfidano l’immaginazione. In un paesaggio apocalittico e polveroso di una miniera di lignite a cielo aperto  della compagnia Vattenfall, migliaia di personaggi minuscoli, vestiti di bianco, hanno formato delle gigantesche “dita puntate“ che hanno bloccato gli escavatori, le infrastrutture di carico del carbone e i binari ferroviari, prima di marciare sulla centrale a carbone stessa. Le autorità non hanno potuto far niente per fermarci».

L’occupazione della miniera di lignite tedesca è solo una delle manifestazioni di un’ondata mondiale: «Un movimento costruito da persone (stra)ordinarie che si distinguono per far fronte allo status quo e per liberarci dalle energie fossili – dicono ancora i volontari di 350.org – A questo punto, agire diversamente sarebbe irresponsabile. L’impegno climatico è al massimo, come l’energia che regna qui al campo clima di Ende Gelände. Grazie alle nostre azioni e alla nostra determinazione, solidale, pacifica e rispettosa dei nostri principi, il movimento climatico europeo ha svoltato l’angolo ed è andato più lontano che mai. Abbiamo indebolito l’industria fossile, un exploit che sarebbe stato impossibile senza ciascuno di tutte quelle e quelli che hanno risposto al nostro appello a rilanciare il messaggio di Breakfree: Liberiamoci dalle energie fossili».

Ma gli attivisti non si fermano e il prossimo passo è quello di impedire alla Vattenfall di vendere il carbone perché resti definitivamente sotto terra. 350.org annuncia altre azioni dirette, nei prossimi giorni e settimane, per fermare l’estrazione di combustibili fossili.

Redazione Greenreport

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