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Il summit dell’Onu a New York approva il Patto sul futuro, per accelerare sull’Agenda 2030

Giovannini (ASviS): «Se il Governo italiano vuole essere coerente con gli impegni appena assunti, deve cambiare il proprio approccio»
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UN Photo/Loey Felipe The Summit of the Future Action Days

L’approvazione del “Patto sul futuro”, della “Dichiarazione sulle future generazioni” e del “Global digital compact”, avvenuta durante il Summit del Futuro dell’Onu a New York (22-23 settembre), è un passo importante, anche se non risolutivo, per affrontare le enormi sfide che il mondo ha davanti e per costruire uno sviluppo sostenibile da tutti i punti di vista.

Non a caso il Patto ribadisce l’impegno degli Stati membri, tra cui l’Italia, ad accelerare il cammino verso il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 che, nonostante le tante difficoltà, restano i punti di riferimento verso cui orientare ogni scelta politica, economica e sociale, a livello internazionale e nazionale.

«L’approvazione da parte dei Capi di Stato e di Governo del Patto del Futuro e delle dichiarazioni allegate può rappresentare l’occasione per rilanciare le istituzioni internazionali e il multilateralismo, ma la sua portata effettiva la vedremo nei prossimi Summit tematici del prossimo anno – ha affermato il direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), Enrico Giovannini. –Stupisce l’assenza di attenzione della pubblica opinione italiana sui temi del Summit, dalla modifica della governance dell’Onu e delle altre istituzioni internazionali all’impegno per il cambiamento delle politiche a favore delle giovani e delle future generazioni, dalla definizione di una governance globale della rivoluzione digitale all’impegno per superare il Pil come indicatore di benessere. Se il Governo italiano vuole essere coerente con gli impegni appena assunti, deve cambiare il proprio approccio su molte tematiche e iniziare finalmente a predisporre quel “Piano di accelerazione” per conseguire gli Obiettivi dell’Agenda 2030 promesso un anno fa in occasione del Summit Onu sul tema. Per essere coerente con il Patto, l’Italia deve compiere ora scelte coraggiose e lungimiranti, definendo politiche pubbliche nella direzione dello sviluppo sostenibile, sostenute da investimenti adeguati, da disegnare con il coinvolgimento della società civile, in particolare delle giovani generazioni. Solo così sarà possibile costruire un presente e un futuro più sostenibile e più giusto, coerentemente con quanto prevede la recente riforma della Costituzione italiana».

Nei prossimi giorni e settimane l’ASviS sarà impegnata a promuovere la conoscenza dei risultati del Summit del Futuro. Il 17 ottobre l’Alleanza presenterà il suo Rapporto annuale, nel quale verranno valutate le politiche pubbliche europee e nazionali, e saranno avanzate proposte concrete per procedere nell’attuazione dell’Agenda 2030 e dare seguito agli impegni sottoscritti oggi dal Governo italiano.

a cura di Niccolò Gori-Sassoli

ASviS

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), nata il 3 febbraio del 2016 su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, è una rete di oltre 300 soggetti impegnati per l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite e dei suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). L’Alleanza si pone come obiettivi di: - favorire lo sviluppo di una cultura della sostenibilità a tutti i livelli, orientando in tal senso gli stili di vita, i sistemi di convivenza civile e i modelli di produzione e di consumo; - analizzare le implicazioni e le opportunità per l’Italia legate all’Agenda globale per lo sviluppo sostenibile; - contribuire alla definizione di strategie nazionali e territoriali per il conseguimento degli SDGs e alla realizzazione di un sistema di monitoraggio dei progressi a livello nazionale e territoriale verso gli SDGs. L’Associazione opera secondo un modello di lavoro innovativo e inclusivo in grado di stimolare la coesione e il coinvolgimento, l’apertura alla diversità e la pluralità di visioni, al fine di promuovere il cambiamento sociale e culturale necessario.