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Presentato il nuovo rapporto di sostenibilità Utilitalia

Dalle utility italiane investimenti per 6,2 mld di euro l'anno, in crescita del 35%

«Energia, ciclo idrico e servizi ambientali sono servizi imprescindibili per la vita dei cittadini, investire in sostenibilità assicura migliori performance aziendali e vantaggi alle comunità»
 |  Acqua

Le imprese che gestiscono i servizi pubblici locali stanno puntando forte sulla sostenibilità, che assorbe circa un terzo degli investimenti messi in campo annualmente.

È quanto emerge dal rapporto di sostenibilità Le utilities italiane per la transizione ecologica e digitale, elaborato dalla fondazione Utilitatis – attingendo a un campione di 89 aziende – per conto di Utilitalia, la federazione delle imprese pubbliche operanti sui fronti dell’acqua, igiene urbana ed energia.

«Anche nel 2022, un anno difficile caratterizzato dalla crisi dei prezzi dell’energia e dall’emergenza siccità, quello delle imprese dei servizi pubblici si è confermato un settore strategico per il nostro Paese», dichiara il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini.

In particolare, il rapporto documenta un volume complessivo di investimenti realizzati nel 2022 pari a 6,2 miliardi di euro (+35% sul 2021), un terzo dei quali destinati a decarbonizzazione, digitalizzazione ed economia circolare, e un valore aggiunto distribuito ai diversi stakeholder (lavoratori, azionisti, pubblica amministrazione, finanziatori, comunità locali, oltre a quanto viene reinvestito in azienda) pari a 12,7 miliardi.

In particolare, investimenti per 1,8 miliardi di euro sono stati destinati alle sfide della decarbonizzazione, della digitalizzazione e dell’economia circolare (il 29% del totale, in linea con l’anno precedente).

L’obiettivo della decarbonizzazione resta centrale per le utility, con investimenti che superano gli 830 milioni (l’energia prodotta da fonti rinnovabili è cresciuta ad esempio del 32%, arrivando a quota 81%, ben oltre la media nazionale); gli investimenti in economia circolare ammontano a oltre 500 milioni (+84% in un anno), mentre per la digitalizzazione sono stati 420 milioni (+41% rispetto al 2021).

Come già accennato, inoltre, il valore aggiunto annuale distribuito agli stakeholder è stato di 12,7 miliardi, con una crescita del 18% rispetto agli 11,7 miliardi dell’anno precedente.  Ad esso si sommano ulteriori 33,7 miliardi di spesa verso i fornitori, di cui quasi il 65% verso realtà locali.

«Energia, ciclo idrico e servizi ambientali sono servizi imprescindibili per la vita dei cittadini e le utility che se ne occupano sono parte attiva ed essenziale del progresso del Paese – commenta il presidente di Fondazione Utilitatis, Mario Rosario Mazzola – La sostenibilità si conferma al centro della strategia delle imprese dei servizi pubblici: investire in questa direzione non rappresenta solo una strada obbligata per la transizione ecologica, ma assicura ormai anche migliori performance aziendali e vantaggi alle comunità servite».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.