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Alluvione in Toscana, 400 gli interventi di raccolta fanghi e 17mila tonnellate di rifiuti in discarica

Continua senza sosta il lavoro portato avanti sul territorio dalle utility Alia e Publiacqua
 |  Acqua

Le società operative sul fronte dei servizi pubblici locali, a partire da Alia e Publiacqua, continuano a lavorare a pieno ritmo per riportare il più presto all’agognata normalità i territori devastati dall’alluvione che si è abbattuta in Toscana tra il 2 e il 3 novembre scorsi.

È salito a sei il numero dei trituratori di rifiuti – posizionati nelle piazzole pubbliche di accumulo di Campi, Prato, Quarrata, Montemurlo e all’interno degli impianti Alia di via Paronese a Prato e del Ferrale a Firenze –,  risultano decisivi per ridurre il volume dell’immensa massa di materiale da smaltire (si stima pari a circa 100mila ton) e agevolarne il trasporto verso le discariche toscana, che in questo contesto offrono un’essenziale funzione di presidio ambientale.

In particolare, proprio il collegamento con le discariche sta entrando a regime e in questi primi giorni sono oltre 1.000 le tonnellate di rifiuti che quotidianamente, partendo dalle piazzole pubbliche o dallo stabilimento Alia di Prato, vengono avviati verso le destinazioni finali di deposito e stoccaggio.

Oltre 17.000 tonnellate, invece, i rifiuti complessivamente rimossi dalle strade dall’inizio dell’emergenza e 212 le squadre operative di Alia oggi in azione, supportate da 154 mezzi schierati dall’azienda toscana di gestione del ciclo dei rifiuti e da altre aziende, pubbliche e private, che sono corse in aiuto alla Toscana in difficoltà. In particolare, a Campi Bisenzio, uno dei territori maggiormente colpiti, l’azione di rimozione rifiuti sta compiendo il massimo sforzo con ben 39 mezzi che stanno operando ogni giorno sul territorio e oltre 5.500 tonnellate di rifiuti tolti dalle strade.

Sempre a Campi Bisenzio le squadre di Publiacqua, che da domani arriveranno a 50, hanno realizzato circa 270 interventi di raccolta fanghi sui 408 richiesti. Operativa dall’8 novembre, dopo 36 ore l’ordinanza regionale che affidava l’attività in oggetto, Publiacqua ha intanto concluso oggi tutti i 135 interventi richiesti e segnalati dai Comuni e dai cittadini di Carmignano, Montale, Montemurlo, Prato e Quarrata.

«Abbiamo avviato in poche ore un’attività nuova, un’esperienza importante che ha fornito una risposta concreta al territorio – spiega il presidente Perini – Abbiamo ancora 130 interventi da effettuare che contiamo di poter concludere nei prossimi 4 giorni. Gli interventi rimasti sono infatti da realizzare, in massima parte, in aree che hanno tuttora criticità di viabilità e accesso. L’esperienza che abbiamo acquisito in questi giorni ci consente di essere un riferimento per la protezione civile regionale in situazioni critiche e complesse come quelle che si è venuta a creare nei nostri comuni a partire dalla notte del 2 novembre».

Non solo recupero sedimenti, ma anche pulizia caditoie: in questa settimana sono stati effettuati 700 interventi sui territori: «In alcune strade – aggiunge Perini – non siamo in grado di individuare i tombini fognari, perché ancora coperti dal fango, o le caditoie, perché nascoste dai rifiuti accumulati ai lati delle strade stesse. In queste aree dobbiamo quindi attendere il ritorno alla normalità prima di poter intervenire».

Nel frattempo, in soli 5 giorni per le due attività di raccolta fanghi e pulizia caditoie, da Publiacqua sono stati spesi 3 milioni di euro.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.