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Avviato il tavolo interregionale tra Lombardia, Veneto e Provincia autonoma di Trento

Siccità, con il lago di Garda ai minimi si annuncia «problematica» l'irrigazione dei campi agricoli

«L'obiettivo comune è quello di salvaguardare per quanto possibile l'agricoltura, tenendo in considerazione le esigenze gardesane, in particolare turismo e navigazione lacuale»
 |  Acqua

All’orizzonte non c’è traccia di soluzioni contro la siccità che avanza nel nord Italia – neanche dalla Cabina di regia governativa affidata al negazionista della crisi climatica Matteo Salvini –, ma nel mentre la stagione dell’irrigazione è arrivata.

Per capire come affrontarla si è tenuto ieri un incontro tra Regione Lombardia, Regione Veneto e Provincia autonoma di Trento, alla presenza dei rappresentanti della Comunità del Garda, Aipo, Anbi Lombardia e del Consorzio del Mincio che raggruppa tutte le utenze irrigue mantovane che usano l'acqua del lago di Garda per irrigare.

Il Consorzio del Mincio e Aipo hanno presentato un programma per l'avvio della stagione irrigua, seppur con portate ridotte. Lo scopo è salvare una stagione agricola che, se non interverranno precipitazioni copiose, si annuncia «problematica».

Al netto del fatto che, almeno per questa stagione, la situazione appare già irrimediabilmente compromessa: l’Anbi stima che servirebbero 50 giorni di pioggia ininterrotta per porre fine alla siccità, une evento assai improbabile.

A causa della siccità, il lago di Garda si trova infatti ai minimi storici per la stagione: dall’Anbi segnalano una percentuale di riempimento del 37,9% quando l'anno, già siccitoso, scorso era superiore all'80%. Un dato che lascia già intravedere difficoltà a distribuire per fini alternativi la poca acqua presente.

«L'andamento della stagione irrigua e dei livelli lacuali sarà oggetto di monitoraggio periodico – spiegano dalla Regione Lombardia – L'obiettivo comune è quello di salvaguardare per quanto possibile l'agricoltura, tenendo in considerazione le esigenze gardesane, in particolare turismo e navigazione lacuale. È indispensabile trovare un giusto equilibrio che, da un lato fornisca acqua alle prioritarie esigenze agricole ma, dall'altra, salvaguardi un'altezza adeguata del lago che garantisca la navigabilità e tutte le necessità dell'importante comparto turistico».

Nel frattempo la prossima riunione della cabina di regia interregionale per il Garda è prevista per il prossimo 27 aprile, per fare il punto sull'andamento dei livelli del lago, al fine di effettuare un'eventuale riprogrammazione delle erogazioni nel Mincio.

Redazione Greenreport

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