Skip to main content

Giornata mondiale delle zone umide: il ripristino che rigenera i territori (VIDEO)

Le iniziative di Legambiente e Wwf
 |  Acqua

Alla vigilia del “ World Wetlands Day 2023 -  It’s time for wetlands restoration” (“È tempo di recuperare le zone umide”), Antonio Nicoletti, responsabile Aree Protette e Biodiversità di Legambiente sottolinea che «Crisi climatica, perdita di habitat e inquinamento mettono in serio pericolo la biodiversità. Valorizzare le conoscenze scientifiche e sottolineare le problematiche gestionali delle zone umide è il nostro obiettivo, raggiungibile coinvolgendo cittadini e istituzioni nella tutela di ecosistemi fragili e fondamentali per la nostra vita – spiega –La Giornata delle Zone Umide è anche l’occasione per Legambiente di rafforzare la campagna ‘30% di territorio protetto entro il 2030’, dato che molte aree protette da istituire sono ecosistemi fluviali o zone umide. In tal senso, i Contratti di Fiume sono un’opportunità per integrare di più politiche locali e sovralocali e per attrarre nuove risorse per migliorare la gestione idraulico-ambientale e socioeconomica dei territori. È quel che proponiamo per l’Ofanto, affiancando al percorso per i due Contratti di Fiume dell’Alta e Media-Bassa Valle, una riflessione sull’istituzione del Parco nazionale, dalla sorgente in Campania alla Foce in Puglia. Fondamentale, inoltre, – conclude – innescare buone pratiche per sostenere le attività produttive sostenibili e il turismo attivo».

Legambiente presenta il report “Ecosistemi acquatici” che racconta 12 buone pratiche italiane e 10 proposte per tutelare e valorizzare al meglio questi scrigni di biodiversità, importanti alleati nel contrasto alla crisi climatica, ma anche elementi di richiamo per un turismo sostenibile.

Il Cigno Verde ha presentato anche 10 proposte: «Legambiente è impegnata nella salvaguardia e valorizzazione degli ecosistemi acquatici e, in coerenza con gli obiettivi al 2030 della Strategia Europea sulla Biodiversità, propone di: aumentarne la tutela per raggiungere il 30% di territorio nazionale protetto; rafforzare la tutela della biodiversità e la sinergia normativa per garantire la gestione integrata delle risorse idriche; migliorare l’integrazione e la gestione unitaria delle aree naturali; tutelare il capitale naturale e rafforzare i servizi ecosistemici; ridurre l’inquinamento degli ecosistemi acquatici; combattere le specie aliene invasive dei sistemi acquatici; ripristinare gli ecosistemi acquatici degradati; migliorare la pianificazione integratadegli ecosistemi acquatici; contrastare le illegalità ambientali negli ecosistemi acquatici, frenando il bracconaggio e favorendo la pesca sostenibile; sostenere la bioeconomia circolare degli ecosistemi, migliorando la fruizione turistica, la crescita di green economy, imprese giovanili e green jobs.

Anche il Wwf Italia è fortemente impegnato a proporre e realizzare progetti per la riqualificazione e tutela delle zone umide che possano essere replicati nel resto del Paese e ricorda «Il grande progetto di rinaturazione del Po, che prevede il recupero di molte zone umide perifluviali, è stato proposto da Wwf e ANEPLA e inserito nel PNRR dal Ministero dell’Ambiente per 357 milione di euro; è il primo importante esempio di progetto integrato che coinvolge diverse regioni e che potrebbe e dovrebbe essere replicato e adattato ad altri grandi fiumi, o porzioni di essi, come Adige, Arno, Tevere, Garigliano, Volturno e tanti altri. Il WWF insieme alle Università di Parma, Ferrara e Urbino ha predisposto una proposta per l’abbattimento dei nitrati in eccesso da promuovere, insieme ad agricoltori e consorzi di bonifica, nelle aree più vulnerabili, attraverso un’attenta gestione della rete idrica superficiale e la riqualificazione e l’ampliamento delle zone umide relitte.

Infine nelle numerose Oasi Wwf in questi ultimi anni, anche a seguito della campagna “ONE Million Ponds” e di progetti Life, come “Gestire 2020”, sono stati realizzati centinaia piccoli stagni per anfibi, invertebrati e per molte specie di piante acquatiche divenute ormai rare in natura»-

In occasione della Giornata delle zone umide le due più grandi associazioni ambientaliste italiane organizzano diverse iniziative.

Tra i molti appuntamenti organizzati da Legambiente alla scoperta delle zone umide, il Cigno Verde segnala:

Evento di punta di quest’anno è il convegno “Dai Contratti di Fiume al Parco nazionale del Fiume Ofanto”, il 4 febbraio a Barletta (BT) nel Parco regionale dell’Ofanto: un percorso partecipato per valorizzare strumenti come i Contratti di Fiume e le aree protette regionali e coinvolgere cittadini, imprese e istituzioni con l’obiettivo di istituire il Parco nazionale del Fiume Ofanto. Un tassello importante per proteggere il 30% del territorio e del mare, in un contesto già interessato dal progetto della Ciclovia dell’Ofanto, presidio per la protezione della natura, oltre che proposta riconosciuta di turismo lento.

Il 2 febbraio, a Policoro (MT), in programma l’escursione “Le antiche acque di Heraclea”, visita con soste per raccontare le acque ai tempi dell'antica Grecia (Siris-Heraclea). Escursione guidata alla scoperta del Lago Fusaro, il 4 febbraio, a Fusaro-Pozzuoli (NA), occasione per grandi e piccini per scoprire di più sull'avifauna, le specie vegetali e la storia naturalistica del bacino lacustre. Visita alla foresta allagata di Punte Alberete nel Parco Delta del Po (RA), il 5 febbraio, per sensibilizzare alla conoscenza degli ultimi esempi di palude di acqua dolce all’interno dell’oasi naturalistica.

Ancora, il 5 febbraio, escursione naturalistica al Lago di Doberdò, a Doberdò del Lago (GO), accompagnati da esperti naturalisti sull'idrologia dei laghi carsici dell'Isontino, occasione per affrontare anche le criticità legate alla gestione della Riserva naturale regionale "Laghi di Doberdò e Pietrarossa". L’11 febbraio, a Latina, l’escursione con birdwatching “Scopriamo le zone umide del Parco nazionale del Circeo”, alla scoperta degli affascinanti ambienti umidi dell’area protetta e della loro caratteristica e ricchissima avifauna, accompagnati dall’ornitologo Nick Henson.

Escursione sulle ciaspole lungo il sentiero del Lago di Ariamacina, a Casale del Manco (CS), il 5 febbraio nel Parco nazionale della Sila, all’interno di un’area naturalistica – quella del Lago di Ariamacina – sito importante per la tutela del tritone crestato e l’avifauna migratoria. A Bizzozzero (VA), il 4 febbraio, in programma “Uno stagno da scoprire!”, escursione storico-naturalistica fino allo stagno di Gurone, con visita guidata alla zona umida, piccole manutenzioni per favorirne la tutela e merenda ai Mulini di Gurone.

San Benedetto del Tronto (AP), il 5 febbraio, “Vitalizzare e valorizzare la Riserva della Sentina”, escursione guidata con possibilità di birdwatching presso i laghetti della riserva. A Sant'Albano Stura (CN), il 4 febbraio visita guidata all’Oasi La Madonnina con osservazioni di avifauna. A Torrevecchia-Terralba (OR), il 4 e 5 febbraio, passeggiata alla scoperta di “Torrevecchia e le sue zone umide”, vecchia torre spagnola, terrazza sulle zone umide della Valle di Marceddì. Passeggiata lungo le rive dell’Imera, il 5 febbraio a Capodarso (EN), alla scoperta delle aree ripariali del Fiume Imera Meridionale, dalle Gole di Capodarso sino all'area delle ex miniere solfifere di Giumentaro e Giumentarello.

Nell’Oasi Massaciuccoli-Massarosa (LU), il 5 febbraio, “Tempo di agire - In canoa nell’Oasi di Massaciuccoli”, escursione in canoa sul Lago di Massaciuccoli e attività di volontariato a favore dell’Oasi Lipu che gestisce la Riserva Naturale del Chiarone. Il 4 febbraio a Treviso, infine, alla scoperta delle zone umide del fiume Botteniga, fiume di risorgiva che offre importanti servizi ecosistemici fondamentali per la città.

 

Le iniziative del Ww Italia;

Umbria - Oasi WWF Lago di Alviano (Terni), Domenica 5 febbraio, dalle ore 9:00, all’Oasi WWF Lago di Alviano sarà possibile partecipare a due differenti attività di birdwatching fuori sentiero, mentre dalle 11:00, grazie all’utilizzo di un microscopio, i partecipanti potranno scoprire tutte le forme di vita racchiuse in una goccia d’acqua.

Friuli-Venezia Giulia. Per celebrare la giornata delle zone umide, domenica 5 febbraio dalle 9.00 presso il Biotopo Naturale dei Laghetti delle Noghere a Muggia (in provincia di Trieste), il WWF Trieste ha organizzato un’escursione didattica con il naturalista Enrico Benussi per comprendere la tipicità del luogo e le sue caratteristiche. Subito dopo si passerà all’azione con un’attività di raccolta dei rifiuti nella zona circostante.

Toscana

Oasi WWF Lago di Burano, Sabato 4 febbraio l’appuntamento è alle ore 16:00 all’Oasi WWF Lago di Burano (Capalbio Scalo), dove si potrà seguire l’incontro dal titolo “Il fenomeno rosa: perché è importante leggere gli anelli dei fenicotteri” condotto da Marco Scutellà, ornitologo e specialista di fenicotteri.

Oasi WWF Laguna di Orbetello. Per tutta la giornata di domenica 5 febbraio, l’Oasi WWF di Orbetello sarà aperta alle visite: durante la mattina si terrà una visita guidata lungo il Sentiero Natura della laguna di Orbetello, mentre nel pomeriggio la visita guidata proseguirà al Sentiero del Bosco di Patanella. La prenotazione è obbligatoria alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Abruzzo

Oasi WWF Lago di Serranella, Centro Visite.

Giovedì 2 febbraio, alle ore 15.30/16.30, dal Centro Visite dell’Oasi WWF Lago di Serranella, in località Brecciaio, si terrà una breve escursione sull’importanza delle zone umide e l’osservazione guidata dell’avifauna.

Domenica 5 febbraio la giornata inizia alle ore 8.30/9.30 sempre presso il Centro Visite dell’Oasi con un’osservazione guidata dell’avifauna. Si prosegue alle 10.00/12.30 all’ingresso Scosse, Altino (CH) con una escursione didattica lungo il percorso delle Lanche all’interno delle aree riqualificate.

Alle ore 15.30/16.30, sempre da Centro Visite dell’Oasi WWF Lago di Serranella si potrà partecipare ad un’altra osservazione guidata dell’avifauna.

Puglia

Oasi WWF Le Cesine. All’Oasi WWF Le Cesine tre appuntamenti che consentiranno di vivere da protagonisti alcune delle attività quotidiane di conservazione della natura. Si parte giovedì 2 febbraio alle ore 10 con una escursione fotografica, attività rivolta ad appassionati di fotografia naturalistica.

Sabato 4 febbraio alle 8,30 si potrà partecipare ad una mattinata di osservazioni dell'avifauna.

Domenica 5 febbraio la visita guidata alle 10,00 consentirà di conoscere caratteristiche ed azioni di conservazione delle zone umide.

Veneto

Oasi WWF Valle Averto (VE). Sabato 4 Febbraio si organizzano visite guidate nella Riserva Naturale Statale Oasi WWF di Valle Averto, zona di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar. Oltre ad osservare la flora e la fauna si parlerà dei risultati del progetto LIFE FORESTALL finanziato dalla UE.

Lazio

In occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide il WWF Roma e Area Metropolitana organizza due giornate per osservare l'avifauna presente in questi preziosi ambienti. Le prime due sono dedicate agli 'ospiti invernali' dell'Oasi WWF Vasche di Maccarese, a Fiumicino, e si terranno domenica 5 e 19 febbraio.

Numero massimo di partecipanti 15. Prenotazione obbligatoria inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lombardia

Oasi Levadina, San Donato Milanese. Sabato 4 febbraio dalle ore 15:00 apertura e visite guidate all’Oasi WWF Levadina, coordinate da volontari del WWF sud Milano, con particolare attenzione alle zone umide presenti nell’area naturalistica.

Sicilia

Giovedì 2 febbraio dalle 18:00 ci sarà un incontro presso la sede del WWF Sicilia, in Via Malaspina 27 a Palermo, dove si parlerà del Fiume Oreto. Anche quest’anno il WWF Sicilia Nord Occidentale organizza alcuni eventi tra cui quello principale di sabato 4 febbraio, d’intesa con il “Forum del Contratto di Fiume e di Costa Oreto”, che prevede una passeggiata naturalistica alle origini del fiume Oreto, l’alta valle dell’Oreto ovvero le sorgenti del torrente Sant’Elia. Gli eventi si chiuderanno domenica 5 febbraio con un’escursione riservata ai soci WWF presso i gorghi di Ficuzza

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.