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Domani l’infoday per supportare la candidatura delle proposte progettuali

Agroalimentare, da Prima bandi da 7 milioni di euro per i ricercatori italiani

Riccaboni: «Rappresentano un importante strumento di promozione della ricerca e dell’innovazione in settori chiave quali la gestione efficiente delle risorse idriche e l’agroalimentare»
 |  Acqua

Nel corso del 2023 il programma Prima (Partnership for research and innovation in the Mediterranean area) assegnerà finanziamenti pari a 69 milioni di euro per ricerca e innovazione nel settore agroalimentare: ad annunciarlo è direttamente il Segretariato italiano di Prima, con sede al Santa Chiara lab dell'Università degli Studi di Siena, che coordina l’iniziativa in Italia al fianco del ministero dell'Università e della ricerca.

«I finanziamenti di bandi Prima sono un’eccezionale opportunità per l’Italia – dichiara Angelo Riccaboni, presidente della Fondazione Prima – rappresentano un importante strumento di promozione della ricerca e dell’innovazione in settori chiave quali la gestione efficiente delle risorse idriche e l’agroalimentare, settori strategici per il nostro paese e per la regione mediterranea».

In particolare, in linea con gli anni scorsi, anche nel 2023 il ministero mette bandi Prima a disposizione dei ricercatori italiani per circa 7 mln di euro. Per facilitare la partecipazione ai bandi, il ministero e il segretariato italiano di Prima – in collaborazione con Apre – hanno organizzato per domani 1 febbraio (11.30-13.30) un infoday nel quale illustreranno le tematiche oggetto di finanziamento nel 2023 e forniranno utili informazioni per supportare la candidatura delle proposte progettuali.

«Il coordinamento a livello internazionale – osserva il ministro Anna Maria Bernini – è imprescindibile per l’attuazione di priorità quali l’innovazione agroalimentare e le risorse idriche nel Mediterraneo, per affrontare sfide sistemiche e pervasive come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e per supportare il cammino comune verso la realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Il Mur, quale hub per l’intersezione di reti nazionali e internazionali dei saperi e della ricerca, attraverso il contributo al bando Prima 2023 vuole continuare a valorizzare gli sforzi e le risorse necessarie per fare avanzare la nostra cooperazione come partner europei e del bacino del Mediterraneo condividendo i nostri valori comuni non solo nel campo della politica ma anche in quello, cruciale, della ricerca».

Redazione Greenreport

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