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Po in secca, con la siccità a rischio il 30% del cibo made in Italy

Coldiretti: «Nel 2022 al nord è caduto il 40% di acqua in meno e il maltempo con le precipitazioni di gennaio 2023 non è stato sufficiente a colmare il pesante gap»
 |  Acqua

Nonostante le piogge, l’ex Grande fiume d’Italia – il Po – resta in secca con una portata inferiore a quella dello scorso anno.

A Torino, questo deficit si attesta attorno al 50%, ma in altre stazioni di rilevamento supera addirittura l’80%, prolungando tale condizione anche in Lombardia ed Emilia Romagna dove, a Piacenza, registra nuovi minimi storici.

«Con il Po a secco rischia 1/3 del Made in Italy a tavola che si produce proprio nella food valley della Pianura Padana dove si concentra anche la metà dell’allevamento nazionale – spiegano dalla più grande organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo, Coldiretti – Un patrimonio messo a rischio dalla situazione di scarsità di acqua in un 2022 in cui  al nord è caduto il 40% di acqua in meno e il maltempo con le precipitazioni di gennaio 2023 non è stato sufficiente a colmare il pesante gap, secondo l’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr. Una conferma del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione».

Redazione Greenreport

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