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Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano sul crollo alle Fonti di Poiano: cambiamenti ed evoluzione naturale

Riceviamo e pubblichiamo
 |  Acqua

Ieri, domenica 2 ottobre alle 10.45 circa, si è verificato un crollo delle parete in rocce evaporitiche (“Gessi triassici”) in corrispondenza di una delle bocche, la maggiore, della risorgente carsica delle Fonti di Poiano. L’area vasta e tutta la formazione geologica dei Gessi Triassici, da Poiano a Sassalbo, sono normalmente interessati da movimenti e crolli di questo genere. Quella di ieri è tuttavia particolarmente rilevante perché ha interessato il punto più noto e frequentato di tutta l’area. E’ stato un crollo importante con numerosi massi che hanno interessato i due ponticelli in legno, quello più datato a ridosso delle risorgente e quello più recente facente parte del percorso per tutti. E’ cambiato l’aspetto dell’area, che a sua volta era il risultato di una frana verificatasi nel 1942. Questa è la naturale evoluzione di rocce profondamente deformate e smembrate da complessi processi geologici interessate da una circolazione idrica sotterranea che provoca la formazione di grandi vuoti e cavità sotterranee instabili. L’acqua della risorgente interessata dal crollo, forse per un improvviso sbarramento intervenuto, è fuoriuscita in modo impetuoso allagando la zona circostante portando con sé materiale grossolano e fine. Questa è l’ipotesi di base, sulla quale saranno fatti approfondimenti e verifiche. E’ importante, dato il luogo e le circostanze, che non ci sia stato coinvolgimento e danno per le persone. Quello che si è verificato è un fenomeno non prevedibile nel tempo, ancorché naturale evoluzione del fenomeno carsico, che in questa tipologia di rocce è particolarmente rapido. Ricordiamo come delle Fonti di Poiano non c’è notizia prima del 1612. Precedentemente la sorgente non era segnalata, nonostante i numerosi ed attenti viaggiatori del tempo; quindi le Fonti di Poiano hanno una storia assai recente e se ne deduce che i eventi di modifica e cambiamenti sono particolarmente attivi. Nel dossier di candidatura del “Carsismo nelle evaporiti e grotte dell’Appennino Settentrionale” a patrimonio dell’Umanità, in corso di istruttoria, le Fonti di Poiano sono segnalate come la risorgente carsica salata più importante d’Europa ed è evidenziato come i fenomeni presenti, documentati da oltre 70 anni di ricerche scientifiche, rappresentino proprio un esempio unico a livello mondiale di evoluzione rapidissima del paesaggio carsico. Ora attraverso un tavolo tecnico, con il coinvolgimento delle Università, del Gruppo Speleologico di Reggio Emilia, della Federazione Speleologica Regionale, della Regione e di tutti gli Enti ed Istituzioni coinvolte nella procedura di candidatura, il Parco Nazionale valuterà la situazione e il monitoraggio della zona, in particolare quella di distacco e le eventuali azioni da intraprendere.

di Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano

Redazione Greenreport

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