Skip to main content

Siccità: in Toscana più invasi e nuove dighe. La Regione sosterrà progetto di fattibilità a Radicofani

Allo studio procedure più snelle, anche per laghetti a uso privato di raccolta acque
 |  Acqua

Al tavolo per la crisi idrica, convocato ieri dalla Regione per fare il punto della situazione, c’erano il presidente della Toscana Eugenio Giani e gli assessori regionali all’agricoltura, all’ambiente e all’urbanistica, i direttori dei rispettivi dipartimenti e delle agenzie regionali interessate ma anche l’autorità idrica toscana, i consorzi di bonifica, l’Ente acque umbro toscano e le associazioni di categoria degli agricoltori e tutti hanno concordato sul fatto che «La siccità è un problema che rischia di riproporsi sempre più spesso negli anni, a causa anche dei cambiamenti climatici in corso. La Regione da un lato dunque guarda avanti, in prospettiva, e dall’altro ha definito una serie di misure per l’immediato, anche a compensazione dei danni».

Nonostante non manchino le perplessità di chi, come il Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale CIRF, è contrario ai grandi invasi e possibilista su quelli per le acque superficiali e favorevolissimo alla ricarica controllata delle falde, la Regione lavora a quella che sembra la scelta predominante: nuovi invasi. E ha annunciato che «Metterà a disposizione due milioni di euro, richiesti al Ministero alla transizione ecologica, per uno studio di fattibilità per un invaso  a  San Piero in Campo nel Comune Radicofani, che diventerebbe il terzo lago artificiale della Toscana dopo Montedoglio e Bilancino, con una portata di 17 milioni di metri cubi d’acqua». L’obiettivo di Giani è quello di «Inserire l’opera nel piano che il ministro alle infrastrutture licenzierà prima della fine della legislatura. Si lavora anche a procedure più snelle per realizzare invasi privati o laghetti per trattenere le acque piovane o regimare i corsi d’acqua, per favorirne un uso agricolo ma anche potabile».

Nell’immediato la giunta regionale ha stanziato 500 mila euro che serviranno a far fronte alle emergenze per i danni subiti negli incendi, ma altri due milioni arriveranno nei prossimi mesi e serviranno per finanziare le strutture agricole danneggiate. Giani ha concluso: «Nuovi specchi d’acqua sono utili anche per attingere acqua nel caso di roghi: nuovi progetti a volte però si incagliano nelle procedure burocratiche. Per il presidente della Toscana ci sono contraddizioni da superare, anche perché oggi la siccità è il problema dei problemi».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.