
Goletta dei Laghi in Sicilia: promossi i laghi di Naro, Pergusa e Piana degli Albanesi

Goletta dei Laghi 2022 ha fatto tappa in Sicilia, tra le province di Agrigento, Enna e Palermo, e le analisi microbiologiche hanno interessato le acque di tre laghi. Un punto è stato campionato alla foce del fiume Naro, in località Diga San Giovanni, a Naro (AG): da notare come soltanto lo scorso anno il medesimo punto fosse invece risultato fortemente inquinato. Ancora, un punto è stato campionato nel Lago di Pergusa, a Enna, sulla riva N-E “Approdo Luigi Razza”. Tre, infine, i punti campionati nel Lago di Piana degli Albanesi: Ansa est, alla fine di Via del Lago a Santa Cristina Gela (PA); "Spiaggetta" e Oasi Lago a Piana degli Albanesi (PA).
Quindi sono risultati tutti entro i limiti di legge i cinque punti campionati in Sicilia dal team di volontari e tecnici di Goletta dei Laghi.
Elisa Scocchera, portavoce di Goletta dei Laghi, ha commentato: «I campionamenti effettuati quest’anno ci restituiscono risultati positivi per tutti e tre i laghi considerati nell’isola L’assenza di particolari criticità, tuttavia, non deve farci abbassare la guardia sul buono stato qualitativo e quantitativo degli ecosistemi lacustri siciliani, duplice obiettivo da raggiungere quando si parla di tutela della risorsa idrica, nonché della valorizzazione dei territori e dei contesti di pregio entro cui questi laghi sono inseriti».
Giuseppe Maria Amato, dell’ufficio di presidenza di Legambiente Sicilia, ha evidenziato che «Sono stati realizzati prelievi in tre importanti invasi, scelti per la loro esemplarità rispetto al patrimonio delle acque interne siciliane: i laghi artificiali di Piana degli Albanesi, uno dei più antichi d’Italia, e di San Giovanni di Naro, e il Lago di Pergusa a Enna. Le analisi sono state in tutti e tre i casi entro i limiti di legge, il che, se non esclude la presenza di scarichi, dimostra la persistenza della capacità di autodepurazione delle acque dei tre laghi “Certo non manca la riflessione sullo stato delle rive, quasi sempre inaccessibili, in alcuni casi prive di adeguata segnalazione di obblighi e divieti e, specie nel caso di Pergusa, segnate da presenza di rifiuti. È da evidenziarsi, inoltre, la diminuzione delle acque causata con buona probabilità dalla sequenza di giornate con temperature superiori alla già alta media stagionale e nel caso del Pergusa probabilmente da emunzioni abusive. Il dato che, però, risalta maggiormente è la mancanza assoluta di una politica di valorizzazione dei bacini. Nessuna possibilità per il pubblico di fruire delle acque al San Giovanni di Naro, un tempo luogo di competizioni canoistiche sostenibili, scarsissima attenzione alla naturalità degli altri due laghi, ambedue Zone di Conservazione Speciale e Zone di Protezione Speciale per l’avifauna che li frequenta. I laghi e le zone umide sono un formidabile strumento di mitigazione del cambiamento climatico, sono un pezzo forte della complessità del paesaggio siciliano e per questo vanno non solamente protetti ma anche ‘vissuti’ in modo sostenibile dalle nostre genti».
Legambiente, sia con Goletta dei laghi che con la sua campagna siciliana “Preziose per natura”, vuole continuare e spronare soprattutto il governo regionale a «Superare lo stato di indifferenza e di confusa gestione del patrimonio delle acque interne siciliane, specie in seguito agli improvvisi svuotamenti dei bacini di Sciaguana e Ponte Barca di Paternò che hanno provocato danni incalcolabili alla fauna ittica e all’avifauna in piena stagione di nidificazione».
