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La “Società costruzione impianti ecologici” è una realtà consolidata che opera dal 1982

Economia circolare, Itelyum si rafforza nel trattamento acque con l'acquisizione di Scie srl

Codognola: «Applicare tecnologie e processi avanzati per recuperare risorse, ridurre le emissioni e il consumo di fonti primarie di materia ed energia»
 |  Acqua

Itelyum, una realtà italiana leader nell’economia circolare e in particolare nella valorizzazione dei rifiuti speciali, ha acquisito il controllo della  Società costruzione impianti ecologici (S.c.i.e. srl): un’operazione pensata per ampliare la gamma di servizi offerti dal gruppo alle diverse filiere industriali, aggiungendo alle attività gestione integrata dei rifiuti anche quelle relative alla progettazione e manutenzione di impianti per il trattamento e depurazione delle acque presenti presso molti clienti industriali di grandi dimensioni.

La S.c.i.e. srl, con sede in provincia di Bologna, è infatti una realtà consolidata che opera dal 1982 che si avvale di un team di tecnici e professionisti che possiedono un prezioso know-how nel campo delle tecnologie di trattamento acque per un’ampia gamma di settori industriali.

«Con l’ingresso di S.c.i.e. nel gruppo Itelyum – commenta l’Ad di Itelyum, Marco Codognola – consolidiamo l'offerta di soluzioni ambientali per il settore dell'economia circolare e proseguiamo il nostro impegno sulla strada di un costante aggiornamento tecnologico, al fine di migliorare sempre di più l’efficienza depurativa e il controllo del processo di trattamento dei reflui e rifiuti liquidi negli impianti del gruppo e negli impianti di clienti e partner. La gestione delle acque, fondamentale per prevenire e contenere l’inquinamento ambientale, è un caposaldo dell’economia circolare ed Itelyum vuole applicare anche qui, come nelle altre filiere rigenerative dei rifiuti industriali che gestisce, tecnologie e processi avanzati per recuperare risorse, ridurre le emissioni e il consumo di fonti primarie di materia ed energia».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.