
Goletta Verde: in Toscana 8 dei 20 punti campionati risultano oltre i limiti di legge

Dei 20 punti campionati sulla costa toscana dal 6 all'8 luglio dai volontari di Goletta Verde, 8 risultano oltre i limiti di legge: 6 “fortemente inquinati” . con superamento dei limiti oltre del doppio del valore normativo - e 2 “inquinati”, con almeno uno dei due parametri che supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010). Nel mirino di Legambiente ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare.
Per la prima volta quest'anno la campagna ambientalista non segue il classico itinerario coast to coast a bordo dell'imbarcazione, che si prende una piccola pausa nel rispetto delle restrizioni per il distanziamento fisico imposte dalla pandemia. Il viaggio ideale lungo la Penisola vive infatti di una formula inedita, ma che ugualmente punta a non abbassare la guardia sulla qualità delle acque e sugli abusi che minacciano le coste italiane e per la tappa toscana Legambiente ringrazia per la proficua collaborazione i laboratori di analisi Idroconsult laboratori riuniti Srl di Calenzano (Firenze) e Bioconsult di Follonica (Grosseto).
In Toscana sono stati quattro i punti monitorati in provincia di Massa Carrara. È risultato “inquinato” il punto sulla foce del torrente Carrione a Marina di Carrara. Sono stati invece giudicati “fortemente inquinati” gli altri tre punti indagati in provincia: la foce sul torrente Lavello, in località Partaccia a Massa; la foce sul fiume Brugiano, tra Partaccia e Ronchi, sempre a Massa e la foce sul fiume Versilia in località Cinquale nel comune di Montignoso.
Due i punti analizzati in Versilia (Lucca), entrambi risultati “fortemente inquinati”: sono le foci sul fosso Motrone a Marina di Pietrasanta e sul fosso dell'Abate a Lido Camaiore.
In provincia di Pisa entro i limiti di legge l’unico punto monitorato, alla foce dell'Arno, a Marina di Pisa.
Sette sono stati i punti analizzati in provincia di Livorno. È stato giudicato “fortemente inquinato” il punto sulla spiaggia del Moletto del Pesce a Marciana Marina, mentre risulta “inquinato” il punto sulla foce tra il Fosso di Mola e il Fossone Centrale a Capoliveri. Entro i limiti gli altri 5 punti analizzati della provincia: si tratta della foce del canale scolmatore tra i territori comunali di Livorno e Pisa; della foce-scarico di via Salivoli a Marina di Salivoli, nel comune di Piombino; della foce del Cecina, a Marina di Cecina; del Fosso della Madonnina, in località Punta della Rena a Portoferraio e di un punto sulla spiaggia nei pressi della foce del Fosso Galea/La Pila a Campo dell'Elba.
Legambiente Arcipelago Toscano sottolinea che « I dati dell’Elba confermano che la terza isola italiana ha ancora problemi di depurazione da affrontare e risolvere il più presto possibile. Infatti, se La Foce a Marina di Campo, che a volte negli anni passati aveva mostrato dati fuori norma, risulta perfettamente balneabile, se al Fosso della Madonnina-Punta della Rena a Portoferraio, dove negli anni passati erano stati ripetutamente riscontrati dati fuori norma, sembrano finalmente essere stati risolti i problemi, permangono le criticità a Mola e al Moletto del Pesce di Marciana Marina. Mentre a Mola, nonostante il prelievo sia risultato inquinato, si nota un miglioramento rispetto ai pessimi dati degli anni scorsi, al Moletto del Pesce di Marciana Marina, sul lato portuale dove esiste un troppo pieno, rispetto al 2019 il dato passa da lievemente inquinato a fortemente inquinato. E’ assolutamente necessario che l’amministrazione Comunale di Marciana Marina e la nuova dirigenza ASA procedano velocemente ad attuare il progetto di rifacimento della rete fognaria per arrivare finalmente alla realizzazione del depuratore che Legambiente e Goletta Verde chiedono ormai da oltre 20 anni.»
Sei sono infine i punti monitorati da Goletta Verde in provincia di Grosseto, tutti risultati entro i limiti di legge. Si trovano sulla foce del fiume Gora a Follonica; sulla foce del canale di San Rocco a Marina di Grosseto; sulla foce dell'Osa, in località Fonteblanda a Orbetello; sulla foce dell'Albegna, in località Bocche di Albegna, sempre nel Comune di Orbetello; sulla spiaggia di fronte al canale, tra Poggio Pertuso e Cala Galera a Monte Argentario e sulla foce del fosso Tagliata Etrusca, sempre a Orbetello.
Fausto Ferruzza e Federico Gasperini, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Toscana, hanno sottolineato che «Nel giorno in cui pare essersi finalmente sbloccata la vertenza sulle ecoballe di Cerboli, notizia di ieri che non ci può che far piacere per tutto il lavoro generoso e incessante dei nostri circoli, siamo a commentare un’edizione doppiamente speciale di Goletta Verde – dichiarano - quest’anno, non avendo fisicamente la barca a disposizione causa pandemia, ci siamo concentrati infatti sulle foci dei corsi d'acqua per indagare con rigore eventuali deficit della depurazione nell’entroterra. Ebbene, il quadro che risulta dalla nostra indagine è composito, ma si evidenzia con ancora maggiore nettezza una Toscana a due velocità. Bene Costa Etrusca e litorale grossetano, male la conurbazione apuo-versiliese e alcuni punti specifici dell’Elba».
I volontari del Cigno Verde hanno confermato le criticità già riscontrate negli anni scorsi per quanto riguarda la cartellonistica informativa rivolta ai cittadini e sottolineano ce «Nonostante sia obbligatoria ormai da anni per i Comuni, non viene ancora rispettata. Indicazioni che hanno la funzione di divulgare al pubblico la classe di qualità del mare e i dati delle ultime analisi. Sono stati rinvenuti solo 3 cartelli sulla qualità delle acque sui 20 punti di accesso campionati mentre sono 8 i cartelli di divieto di balneazione visti nei 12 punti di foce o canali campionati che non vengono campionate dalle autorità competenti».
