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Il Gargano è già in allarme siccità, dal Parco 40mila euro alle aziende zootecniche

«Si tenta di contenere la portata di un problema che, con l’avvicinarsi dell’estate, potrebbe trasformarsi in un’altra emergenza»
 |  Acqua

La crisi Covid-19 non cancella quella climatica, e basta darsi un’occhiata attorno per rendersene conto: a fine maggio è già forte l’allarme siccità in molte aree del Paese, soprattutto al sud, tanto che nel Gargano è intervenuto direttamente l’Ente parco per sostenere  le aziende zootecniche nell’area protetta.

Gli allevatori, già messi a dura prova dall’emergenza sanitaria e non solo, causa siccità si sono ritrovati senz’acqua.  Per l’abbeveraggio degli animali e per le esigenze igienico-sanitarie degli allevamenti vengono solitamente utilizzate scorte idriche presenti nelle cisterne dovel’acqua confluisce e si accumula a seguito delle piogge del periodo autunno-invernale. Essendo stato questo un anno particolarmente siccitoso, le aziende zootecniche sono state costrette ad acquistare l’acqua nei centri abitati e a trasportarla tramite idonee autocisterne in azienda. Una scelta obbligata che comporta l’aggravio dei costi di produzione in un periodo già di per sé difficile.

«Si tratta di un intervento tampone – spiega il Presidente del Parco del Gargano Pasquale Pazienza – con cui si tenta di contenere la portata di un problema che, con l’avvicinarsi dell’estate, potrebbe trasformarsi in un’altra emergenza. Con i sindaci della Comunità del Parco e con il contributo delle associazioni di categoria si sta lavorando all’individuazione delle aziende con maggiore difficoltà per dare un aiuto concreto - nei limiti delle possibilità dell’Ente - a uno dei settori produttivi caratterizzanti l’economia del territorio garganico. La logistica per la distribuzione dell’acqua alle aziende è assicurata attraverso l’utilizzo dei mezzi della Protezione Civile, che rappresenta un importante tassello del capitale sociale esistente nel nostro territorio e che ringrazio per la prontezza con cui si è resa disponibile.  Contemporaneamente, è stata inviata una nota alla Regione Puglia per chiedere l’attivazione di un tavolo di lavoro,che possa adeguatamente accompagnare la realizzazione di attività e di infrastrutture con cui risolvere definitivamente il problema dell’approvvigionamento idrico di cui soffre, da sempre, una buona quota del comparto zootecnico locale».

I fondi stanziati dall’Ente Parco per lo svolgimento di questa attività, rientrano nella voce“Interventi di supporto all’Agricoltura, allevamenti zootecnici e prodotti derivati” esi aggiungono a quelli già erogati per gli indennizzi dei danni da fauna selvatica (36 mila euro per i mesi di gennaio e febbraio 2020) e ai circa 100mila che annualmente l’Ente investe per la conservazione in purezza della razza podolica.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.