Dopo una segnalazione di alcuni agricoltori, Legambiente Val di Cornia dice di aver verificato che «Le sponde del Fosso Cosimo sono state trattate con diserbante. L’erba è tutta disseccata per almeno due km, una grossa quantità è stata usata per giungere a questo risultato».
Il Cigno Verde fa notare che «Oltretutto questo fosso alimenta l’oasi degli Orti gestita dal Wwf, questo territorio è vincolato con tutti i vincoli ambientali che vietano l’uso di questi veleni».
SE la cosa verrà confermata, si tratta davvero di un episodio preoccupante per una Regione che ha annunciato il divieto totale del glifosato entro il 31 dicembre 2021 e che lo ha già vietato nelle aree di salvaguardia dei punti di captazione delle acque sotterranee con utilizzo potabile, mentre già da rima era già vietato nelle acque superficiali come il fosso Cosimo.
Intanto, Legambiente Val di Cornia ha fatto una segnalazione all’Arpat e dice di aspettare risposte dopo le opportune verifiche.
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