
Migranti, in Toscana anche la siccità diventa occasione di integrazione (FOTOGALLERY)

Mentre da Roma arrivano le drammatiche immagini del secondo sgombro di richiedenti asilo eritrei ed etiopi (che scappano da regimi figli del colonialismo e neo-colonialismo italiano), la Toscana sembra andare controcorrente: il 24 agosto più di 50 cittadini, immigrati e volontari di diverse associazioni hanno ripulito insieme il Canale Nuovo, nel Comune di Capannori, da quintali di rifiuti e in particolare da bottiglie, sacchi di plastica, carta, vetro, scarti edili ed oggetti di ogni tipo.
L'iniziativa è stata promossa dal Consorzio di bonifica Toscana Nord, dal Comune di Capannori, da Legambiente di Capannori e della Piana lucchese e dalle cooperative del territorio che gestiscono l'accoglienza dei migranti.
In una nota la Regione Toscana sottolinea che «La lotta alla siccità, dunque, diventa ancora una volta un'occasione di integrazione. Non è la prima volta, infatti, che in Toscana si realizza un'iniziativa del genere».
Tra i volontari c’era anche – e non è la prima volta - l'assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli, a ripulire questa importante arteria irrigua del Capannorese da immondizia e rifiuti abbandonati. Bugli ha sottolineato che «Decine e decine di persone, tra cui molti migranti, hanno raccolto rifiuti e scarti che indebitamente erano stati gettati in questo canale, la cui ripulitura era estremamente importante per i cittadini e per le aziende, dato che la siccità ha colpito duramente il territorio. La siccità e la necessità di ripulire un'area da rifiuti lasciati incivilmente diventa, ancora una volta, un'occasione di integrazione sociale».
I soggetti coinvolti nella pulizia del Canale Nuovo hanno firmato una convenzione che secondo Bugli «E' un altro tassello che va ad aggiungersi a convenzioni già siglate da altri consorzi toscani allo scopo di permettere la ripulitura degli argini di fiumi e canali grazie anche all'attività volontaria dei richiedenti asilo».
