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Parco nazionale Arcipelago toscano e Cnr: una nuova sinergia per lo studio di Pianosa
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Il Parco nazionale Arcipelago toscano rafforza il suo impegno nella ricerca scientifica con un'importante collaborazione siglata con tre istituti del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). L'accordo, finalizzato alla valorizzazione e allo sviluppo delle conoscenze sull’Isola di Pianosa, coinvolge l’Istituto di geoscienze e georisorse (Cnr-Igg), l’Istituto per la BioEconomia (Cnr-Ibe) e l’Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar), responsabili della gestione della Base ricerca Pianosa (Brp-Cnr).
La collaborazione si articola in numerosi ambiti, tra cui lo studio e la tutela della geodiversità, la misurazione degli effetti delle variazioni climatiche sugli ecosistemi terrestri e marini, la mappatura e valutazione dei servizi ecosistemici, l’analisi delle risorse idriche e dei processi idrogeologici, nonché la protezione degli ecosistemi marini. Il progetto prevede anche attività didattiche e divulgative, per approfondire le caratteristiche ambientali dell’isola e sensibilizzare il pubblico su temi di rilevanza scientifica.
«La collaborazione porterà a risultati significativi per la ricerca e la salvaguardia del patrimonio naturale dell'Isola di Pianosa – ha dichiarato Giampiero Sammuri, presidente del Parco nazionale Arcipelago toscano – La presenza della base scientifica del Cnr è un’opportunità straordinaria e le collaborazioni già avviate in passato dimostrano l’importanza di fare sinergia tra il Parco nazionale e il Cnr. Ne è esempio emblematico l’esperienza condotta relativamente al progetto “Hydro-Island” (finanziato dall’Unesco), che ha utilizzato Pianosa come area pilota per analizzare gli impatti dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche delle piccole isole e sui loro ecosistemi. Questo è stato possibile grazie a un approccio multidisciplinare e alla condivisione di dati e conoscenze con la comunità scientifica e il territorio, oltre a promuovere attività di educazione ambientale per le giovani generazioni».
L’importanza strategica di questo accordo è accresciuta dalla presenza, dal giugno 2023, della base di ricerca scientifica del Cnr a Pianosa, la prima struttura di questo tipo in Italia all’interno di un parco nazionale. Questo laboratorio naturale interdisciplinare accoglie ricercatori e ricercatrici da diversi settori scientifici, fornendo strutture dedicate alla formazione e divulgazione, con una capacità ricettiva di 14 posti letto, spazi per la ricerca e per attività educative.
«I Parchi sono dei veri e propri laboratori a cielo aperto, luoghi unici dove è possibile studiare la natura nel suo stato più autentico – ha sottolineato Brunella Raco, responsabile scientifica della Brp-Cnr – I sistemi naturali sono incredibilmente complessi e solo osservandoli e monitorandoli sistematicamente è possibile capire quali sono le variabili in gioco e i processi che le governano. Questo è ancora più vero quando parliamo dell'impatto dei cambiamenti climatici su risorse essenziali come l'acqua, l'aria e gli ecosistemi marini e terrestri. Solo attraverso un'osservazione diretta e prolungata sul campo è possibile acquisire dati affidabili e implementare modelli previsionali più accurati. Lavorare insieme significa sviluppare progetti innovativi e strategie efficaci per affrontare le sfide ambientali».
L’accordo, della durata di cinque anni, prevede un impegno congiunto per promuovere ricerca, formazione e sensibilizzazione su scala nazionale e internazionale, attraverso progetti, workshop e summer school. Un passo importante per la valorizzazione scientifica di Pianosa e dell’intero Arcipelago toscano, confermandone il ruolo centrale nello studio e nella tutela dell’ambiente.
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