Alia e Provincia di Prato di nuovo insieme per la lotta all’abbandono scarti tessili
È stato siglato stamani, nel salone consiliare di Palazzo Banci Buonamici, il rinnovo della convenzione che da ormai 8 anni rinsalda la collaborazione tra Alia Multiutility – il gestore unico e interamente pubblico dei servizi d’igiene urbana nella Toscana centrale – e la Polizia provinciale di Prato, nella lotta all’abbandono degli scarti tessili, particolarmente abbondanti nell’area vista la sua storica vocazione produttiva.
«Il rinnovo della convenzione per l'anno 2025 rappresenta un segno tangibile dell'impegno reciproco delle due istituzioni a proseguire in una collaborazione sempre più fruttuosa e condivisa – spiega il presidente della Provincia di Prato, Simone Calamai – Questa convenzione, che prosegue da molti anni, ha permesso di ottenere risultati concreti e significativi, non solo in termini di prevenzione e controllo, ma anche nel disincentivare comportamenti illeciti, fungendo così da deterrente per chi tenta di eludere le norme».
Negli 8 anni di durata della convenzione (2017-2024) sono stati svolti complessivamente 599 controlli, dai quali è emersa la presenza di 97 aziende (16%) in mancato possesso del registro di carico/scarico, documenti o formulari, nei confronti delle quali sono state elevate sanzioni amministrative con importo che va da 516 euro a 2.066 euro ciascuna. Sono state 128, invece, le aziende (22%) che hanno compilato erroneamente il registro di carico/scarico, alle quali sono state elevate caso sanzioni amministrative, mentre 374 aziende (il 62% di quelle controllate) sono risultate in possesso di un registro compilato correttamente. In 40 casi i controlli hanno portato alla denuncia penale.
«La nostra presenza nel corso dei controlli ambientali, in sinergia con la Polizia provinciale, il Comune di Prato, l'Asl e la Questura – sottolinea il presidente di Alia Multiutility, Lorenzo Perra – non solo rappresenta una ulteriore tutela per l'ambiente, ma riveste anche una fondamentale funzione educativa e informativa. Si tratta di una importante opera di prevenzione a beneficio delle aziende tessili locali. Spero vivamente che l'esperienza di Prato possa ispirare anche altri territori, poiché il controllo e la vigilanza sono sempre più indispensabili per garantire il rispetto delle norme».
Guardando alle attività svolte nell’ultimo anno, si parla di 45 controlli dai quali è emersa la presenza di 10 aziende prive di formulari per la corretta gestione dei rifiuti speciali. A queste aziende sono state elevate 13 sanzioni con importo che va da 516 euro a 2.066 euro ciascuna. Trovate anche 2 aziende con registro di carico/scarico compilato in maniera errata e che hanno quindi ricevuto una sanzione amministrativa con importo pari a 2.066 euro. Infine, 33 aziende sono state trovate in possesso di formulari di corretto smaltimento di rifiuti speciali.
Sul totale dei controlli effettuati, in quattro casi sono state presentate denunce penali verso i produttori dei rifiuti, per non essere in possesso di documenti che attestassero il corretto smaltimento di rifiuti speciali; in due di questi casi l’iter di verifica ha portato al sequestro delle aziende.
In tali attività è stato possibile anche verificare la posizione tariffaria e le dotazioni per il servizio di raccolta di rifiuti urbani delle 45 aziende monitorate. Dai controlli è emersa la presenza di un’azienda evasore, successivamente rimessa in regola per un totale di 133 metri quadri messi a ruolo, e di 44 aziende con una posizione tariffaria aperta, di cui 31 con posizione regolare e 13 con debiti Tari non versati pari a 32.618 euro.