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Rigenerazione d 15.000 m2 di abete rosso in aree del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi infestate dal bostrico

Il progetto “Le città che Respirano” di Nespresso, in collaborazione con Legambiente e AzzeroCO2
 |  Toscana

Con un intervento di rinaturalizzazione di un’area all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, arriva in Toscana il progetto “Le città che respirano” di Nespresso in collaborazione con Legambiente e AzzeroCO2, che vuole porre l’attenzione su «L’importanza di sostenere e valorizzare il territorio ambientale e paesaggistico italiano, come impegno non solo a creare nuovo verde intervenendo su aree colpite da eventi atmosferici o impattate e indebolite da fattori esterni, ma anche come supporto alle comunità, preservando ecosistemi essenziali per il benessere umano e animale».
Dal 2020, anno dopo anno, “Le Città che Respirano” ha permesso di donare alle comunità italiane oltre 85.000 m2 di nuovo verde in 8 regioni italiane e che ha permesso di riqualificare diversi territori tra Piemonte, Lombardia, Lazio, Friuli-Venezia giulia e oggi in Toscana con interventi in aree urbane ed extra urbane, e in Puglia, Sardegna, Sicilia, per supportare aree colpite da gravi incendi.
In Toscana, l’intervento, realizzato in collaborazione con l'Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, coinvolge un'area extra-urbana, gestita dall'ente territoriale, situata nel Complesso demaniale di Rincine, nel territorio del Comune di Londa, nella Città Metropolitana di Firenze, che fa parte del Patrimonio Agricolo Regionale, è certificato per la gestione forestale sostenibile secondo gli standard PEFC e FSC e coinvolgerà una zona caratterizzata da un ricchissimo patrimonio naturalistico e culturale, si concluderà in primavera e prevede interventi di restauro forestale e diradamenti su circa 15.000 m2 di bosco di abete rosso colpito da disseccamenti e da infezioni di bostrico, un piccolo coleottero che è un parassita endemico nei nostri boschi e fondamentale per la perpetuazione della foresta come ecosistema, ma la cui presenza eccessiva può portare non solo al deperimento, ma anche alla morte di molti esemplari di queste piante.
“Le città che respirano” rientra in “Mosaico Verde” la campagna nazionale per la forestazione di aree verdi, il recupero degli ecosistemi terrestri e acquatici e la rigenerazione ambientale, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente.
Il sindaco di Londa Tommaso Cuoretti ha detto che «Questa tipologia di interventi sono di assoluta importanza per salvaguardare i nostri paesaggi e contrastare i cambiamenti climatici, interventi che possono essere realizzati unicamente grazie alla collaborazione tra soggetti pubblici i privati in un’ottica di gestione forestale sostenibile, come quella che viene attuata nel Complesso demaniale di Rincine che è tra i pochi certificati sia con gli standard FSC che Pefc»
L’obiettivo dell’intervento di tutela è quello di garantire una maggiore stabilità del bosco attraverso un’attività di pulitura dell’area con la rimozione delle piante morte. Questo permetterà sia l'affermazione delle piante più grandi che l'ingresso spontaneo di latifoglie autoctone, con l’obiettivo a lungo termine di rinaturalizzare l’area. L’iniziativa sostenuta da Nespresso non si limita quindi ad una semplice azione di ripristino, ma «Rappresenta un progetto strategico che mira a preservare la biodiversità del territorio, mantenendo il valore del biosistema del bosco e garantendo la continuità dei servizi ecosistemici che esso fornisce agli altri esseri viventi vegetali e animali, oltre alla comunità di abitanti dei paesi limitrofi».
Inoltre, per favorire ulteriormente la rinaturalizzazione della zona, verranno messe a dimora nuove piante di abete rosso in zone colpite da calamità naturali. Questo approccio integrato rappresenta un investimento significativo per il futuro del territorio, contribuendo alla rigenerazione del bosco e rafforzando la sua capacità di adattamento anche ai cambiamenti climatici.
Silvia Totaro, sustainability e SHE manager di Nespresso Italiana ha sottolineato che «L’intervento rappresenta per noi di Nespresso un importante nuovo tassello di quell’impegno che cerchiamo di rendere sempre più concreto sul nostro territorio, azione dopo azione, e nel pieno rispetto del concetto di cura e attenzione ai luoghi, all’ambiente e alle persone che lo abitano. Contribuire al recupero degli abeti rossi fortemente danneggiati in quest’area, permetterà al bosco di prosperare rafforzando le proprie capacità di difesa. Azioni come questa ci permettono di contribuire a creare le condizioni per rendere gli ecosistemi più sani e resilienti alle conseguenze dei cambiamenti climatici, offrendo a questi boschi la possibilità di continuare ad essere un habitat ricco per gli esseri viventi che lo popolano, oltre ad assolvere al loro importante ruolo di assorbimento delle sostanze inquinanti migliorando la qualità dell’aria per gli abitanti dei comuni vicini».
Alessandro Martella, direttore generale di AzzeroCO2. Ha concluso: «L'emergenza dell’infestazione di bostrico sta mettendo alla prova la resilienza delle nostre foreste e richiede risposte immediate ed efficaci. L'intervento, che stiamo realizzando grazie alla partnership con Nespresso e in collaborazione con l’Unione dei Comuni di Valdarno e Valdisieve, dimostra come, attraverso un approccio scientifico e una gestione forestale innovativa, sia possibile contribuire a contrastare questa minaccia e proteggere il patrimonio boschivo delle regioni italiane. Preservare questi ecosistemi significa infatti salvaguardare un capitale naturale inestimabile di biodiversità, fondamentale per l'equilibrio ambientale del territorio e il benessere delle comunità che lo abitano- L’iniziativa rientra nel progetto europeo “LIFE Terra” che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura».

Redazione Greenreport

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