Capannori, dall’assessora Monni il punto sull’iter per il nuovo impianto di riciclo pannoloni
Nella patria toscana dei rifiuti zero, Capannori, sono in corso da mesi infuocate polemiche per la realizzazione di un innovativo impianto di riciclo per pannoloni e prodotti assorbenti, un tema approdato ieri in Consiglio regionale a valle di un’interrogazione avanzata da Massimiliano Baldini (Lega) cui ha risposto direttamente l’assessora regionale all’Ambiente, Monia Monni, spiegando che «non è previsto alcun finanziamento regionale a copertura della quota eccedente il finanziamento Pnrr» che il progetto impiantistico si è già meritata.
«L’interrogazione è stata utile per sgombrare alcuni elementi segnalati dalla comunità di Capannori, dove vi era la convinzione che potesse esserci un contributo regionale – ha detto Baldini nella sua replica – La preoccupazione era che i costi di questa vicenda finissero in tariffa, a carico delle tasche dei cittadini».
«Il progetto – ha continuato Monni – è stato escluso dalla procedura di Via, subordinatamente al rispetto delle condizioni ambientali, e quindi ad una serie di prescrizioni e raccomandazioni». Monni ha aggiunto che è «ancora in corso il procedimento autorizzativo che costituirà variante agli strumenti urbanistici del Comune di Capannori e l’impianto in oggetto, proposto da Retiambiente, verrà realizzato all’interno di un’area a destinazione produttiva in località Salanetti, nel comune di Capannori, in prossimità del Comune di Porcari. Le due linee produttive dell’impianto sono state finanziate dal Pnrr per circa 15 milioni di euro, dei quali 10 milioni coprono la linea assorbenti e 5 milioni la linea tessili e nell’istruttoria svolta nel procedimento di verifica di assoggettabilità sono stati coinvolti tutti i soggetti competenti. Nessuno dei contributi istruttori acquisiti dai soggetti consultati si esprime in maniera espressamente negativa sul progetto». Monni ha dunque ricordato che il Comune di Capannori ha suggerito «alcune misure di mitigazione che sono state recepite» e che «il Comune di Porcari ha evidenziato alcune criticità che suggeriscono una necessità di approfondimenti».
Allargando il quadro d’osservazione, nelle scorse settimane il Consiglio regionale ha ripreso l’iter che dovrebbe portare entro la fine dell’anno all’approvazione del nuovo Piano regionale sull’economia circolare, a dieci anni dalla scadenza originaria del Piano vigente. Una volta approvato, come noto da tempo, potranno arrivare nuove risorse europee a supportare la realizzazione di nuovi impianti sul territorio.
«Nel corso del 2025, e solo successivamente all’approvazione del piano regionale dell’economia circolare – ha concluso nel merito Monni – potranno essere emanati bandi per il finanziamento di impiantistica di recupero e di riciclo, nello specifico quelli legati ai 50 milioni vincolati proprio all’approvazione del piano».