Dalla variazione di bilancio in Regione Toscana più fondi per sanità, antincendio e tramvia
Le tensioni politiche su scala nazionale nel campo largo, per il momento non si toccano in Toscana, come dimostra il dibattito sulla variazione di bilancio in Consiglio Regionale. È lo stesso presidente della Giunta Regionale Eugenio Giani a sottolinearlo, presentando stamani la seconda variazione al bilancio regionale, che è stata approvata ieri dal Consiglio regionale: sanità, cultura, sociale e sostegno ai Comuni sono in principali ambiti presi in considerazione.
È una variazione che consente di affrontare questioni molto delicate, come quelle che riguardano la sanità. Infatti vengono assorbite sul bilancio ordinario della Regione ben 49 milioni di risorse, che facevano parte del Fondo sanitario regionale. Somma che ora viene trasferita nel bilancio ordinario della Regione. Sicuramente si tratta di una boccata d’ossigeno per i conti della sanità. Inoltre con questa variazione sono disponibili 4 milioni e 900 mila euro destinati al rafforzamento del ruolo di Sviluppo Toscana spa, una società "in house" della Regione Toscana che opera prevalentemente a supporto di quest’ultima e degli enti dipendenti, nel rispetto dei requisiti della legislazione comunitaria in materia di “in house providing”, nel quadro delle politiche di programmazione regionale ed ha il seguente oggetto sociale: fondamentalmente è il braccio operativo della Regione nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
«Questa variazione deve corrispondere anche ad un impegno, è la prima volta che succede nella storia delle Regioni. Mi riferisco – spiega il presidente Giani – al contributo che dobbiamo dare allo Stato». In sintesi s’inverte una linea che fino ad ora aveva caratterizzato i rapporti con il Governo. Scenario che mette ancora più in difficoltà le Regioni e le amministrazioni cittadine: in sintesi i 273 Comuni della Toscana dovranno contribuire per alleggerire i conti statali con ben 40 milioni, di questi 24 saranno coperti dalla Regione. «Somma che avremmo potuto spendere per opere pubbliche o per i servizi ai cittadini, invece che pagare oneri di debito da parte dello Stato», commenta Giani.
Altri settori interessati sono cultura, sociale, sicurezza e tutela del territorio. «Per quanto riguarda la cultura – ha argomenta Giani – sono previsti altri 10 milioni, a fronte dei 30 complessivi inseriti nel bilancio di previsione. Serviranno per garantire un sostegno importante a tante istituzioni culturali: 2,9 milioni al Maggio musicale, 2 alla Pergola, 1,3 al Pucciniano. Tutta un’altra serie di interventi vanno a sopperire ad altrettanti impegni che si sono venuti a determinare. 1 milione e 250 mila euro per la Polizia Provinciale, 1,350 milioni per l’adeguamento del contratto dei lavoratori forestali e per l’antincendio boschivo, altri 450 mila euro per le attività di sostegno, sociale e formativo, alla disabilità. Vorrei poi ricordare 100 mila euro per l’integrazione delle risorse del fondo di solidarietà per i familiari delle vittime di incidenti mortali sul luogo di lavoro. Altre risorse riguardano le richieste provenienti da singoli comuni per il completamento di opere avviate».
Previsto 1 milione di euro alle Unioni comunali per permettere il rinnovo del nuovo contratto di lavoro dei forestali, previsto un aumento di spesa per il sistema dell’antincendio regionale, e una risposta finanziaria, nella logica della Toscana diffusa, alle richieste che vengono dai singoli comuni per completare opere pubbliche che li riguardano.
«Il nostro bilancio regionale è sano ed è per questo che possiamo far fronte anche a situazioni di difficoltà che vengono da altre attività», sintetizza il presidente della Toscana. Finanziato anche il progetto della nuova tangenziale che bypassa Castelnuovo Garfagnana, prevista una spesa di 150 mila euro.
«Da sottolineare – aggiunge il presidente – la previsione di 800 mila euro per la progettazione dell’estensione della Linea 1 della tramvia fino al Meyer, con fermata intermedia alla Villa di Careggi e all’Ispro». Infine, per quanto riguarda eventuali ulteriori interventi relativi all’aumento della spesa farmaceutica e dell’addizionale Irpef «è ancora presto per fare previsioni. Dovremo aspettare fine novembre inizio dicembre per vedere l’andamento della spesa sanitaria e poter fare una valutazione complessiva», conclude il presidente toscano.