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Igiene urbana, dopo la scissione da Nausicaa al via dal 2025 la società RetiambienteCarrara

La sindaca Arrighi: «Una successiva tappa di questo processo sarà ora il conferimento di Cermec in Retiambiente sul quale siamo tutti impegnati»
 |  Toscana

Dopo il confronto con sindacati e lavoratori avviato già sul finire del 2023, ieri Nausicaa – la società multiservizi del Comune di Carrara nata nel 2019 – è stata oggetto di una consultazione pubblica per presentare il progetto di scissione del ramo d’igiene urbana e dalla conseguente costituzione della nuova società “RetiambienteCarrara srl”.

Il nome dice tutto: Retiambiente è la società interamente pubblica che ha in carico la gestione dei servizi d’igiene urbana nella Toscana costiera, che presto assorbirà la gestione dell’intero ciclo delle attività che ad oggi nei Comuni di Massa e di Carrarara è ancora frammentato tra Nausicaa, Asmiu e Cermec. Tutte società che fanno capo ai Comuni di Massa (che detiene il 49,53% di Cermec e il 100% di Asmiu) e di Carrara (100% di Nausicaa e 49,68% di Cermec).

La scissione è infatti propedeutica al conferimento deliberato dal Comune di Carrara, insieme ad altre amministrazioni comunali toscane che hanno già provveduto, al conferimento in forma integrata a Retiambiente dei servizi d’igiene urbana.

«Questo incontro – spiega la sindaca di Carrara, Serena Arrighi – è un altro importante tassello nel percorso per arrivare alla costituzione della nuova società che si occuperà di igiene urbana e che confluirà poi in Retiambiente. Si tratta di un’operazione importante che ha richiesto grande impegno tanto al personale e ai tecnici di Nausicaa che del Comune e a tutti loro va il nostro ringraziamento. Una successiva tappa di questo processo sarà ora il conferimento di Cermec in Retiambiente sul quale siamo tutti impegnati».

Il progetto prevede proprio di farne perno su Cermec per l’ingresso in Retiambiente, un’operazione proposta dai Comuni di Massa e Carrara e vista favorevolmente dall’intera assemblea dei Comuni dell’Ato Costa. Una volta conclusa, l’operazione permetterà la costituzione di una sola Società operativa locale (Sol) a servizio di un territorio di circa 130.000 abitanti (10% della popolazione dell’Ato), potendosi così generare importanti efficienze gestionali.

«Retiambiente spa – dettaglia il presidente di Nausicaa, Antonio Valenti – è una società a totale controllo pubblico e al suo interno dovranno essere conferite tutte le società che si occupano della gestione dei rifiuti del nostro ambito territoriale ottimale che comprende le province di Massa-Carrara, Livorno, Lucca e Pisa, per un totale di 100 Comuni. Stiamo parlando di una realtà che serve più di un milione di persone e conta oltre 2mila dipendenti, dalla Lunigiana fino a Rosignano Marittimo. Carrara, da parte sua, ha un contratto transitorio che scade nel 2024, a fine anno. Ad oggi il Comune di Carrara ha la proprietà del 100% delle quote di Nausicaa, oltre a quote in Cermec e in Retiambiente. Il Testo unico in materia di società partecipate impone un riordino nelle partecipazioni. Nausicaa, quindi, verrà scissa e la nuova società operativa locale si chiamerà Retiambiente Carrara, mantenendo i 110 dipendenti con contratto di igiene ambientale e si collocherà in un’area di Battilana, con ingresso su viale Galilei. Verranno conferiti immobili, impianti, attrezzature, e mezzi. Il servizio sarà sempre garantito senza interruzioni, mentre la data di decorrenza degli effetti della scissione sarà quella dell’iscrizione dell’atto nel registro delle imprese, presumibilmente nel mese di dicembre, in modo tale che l’operatività della nuova società avvenga col mese di gennaio 2025».

All’incontro di ieri, coordinato dal garante dell’Informazione della Partecipazione del Comune di Carrara Matteo Garzella, c'erano la sindaca Serena Arrighi, l’assessore alle Società partecipate Carlo Orlandi, il presidente di Nausicaa Antonio Valenti e il cda della partecipata. I cittadini che volessero approfondimenti o presentare proprie idee possono contattare il garante del Comune alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le 13 del 20 Settembre.

Redazione Greenreport

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