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Cispel e Acquedotto del Fiora guidano il lavoro di squadra sul futuro dell’acqua

Da Castiglione della Pescaia parte un nuovo corso per la gestione del servizio idrico toscano

Monni: «Le utility pubbliche sono tra gli strumenti più potenti che abbiamo per rendere la transizione giusta e accessibile a tutte e tutti»
 |  Toscana

La crisi climatica in corso, provocata dall’impiego dei combustibili fossili, sta rendendo sempre più probabili e intensi gli eventi meteo estremi – in Toscana si contano sei grandi alluvioni in appena diciotto mesi – e per la nostra regione è oggi la gestione sostenibile dell’acqua la sfida più importante. Una sfida che si può affrontare solo facendo squadra.

Non a caso il convegno “Il futuro dell’acqua” ha chiamato oggi a raccolta a Castiglione della Pescaia (GR) oltre 120 persone, provenienti non solo dai territori toscani ma da tutta Italia (alcuni anche dall’estero), per poi spostarsi in visita agli impianti gestiti dalla partecipata pubblica Acquedotto del Fiora (AdF) a Punta Ala: un dissalatore e un depuratore con impianto attivo di riuso delle acque reflue a fini irrigui.

Al centro del convegno, organizzato da Confservizi Cispel Toscana in collaborazione con AdF e col supporto organizzativo di Ti Forma – insieme al patrocinio di Regione Toscana, Autorità idrica toscana (Ait) e Comune – c’era infatti la gestione delle acque reflue e la nuova direttiva europea in materia, tra obblighi e opportunità, con particolare riferimento al contesto nazionale e al ruolo della nostra regione.

«La gestione dell’acqua è una delle sfide più importanti che abbiamo davanti, perché tocca la vita quotidiana di tutte e tutti noi – spiega all’auditorio Monia Monni, assessora regionale all’Ambiente – Parliamo di un bene essenziale, di un diritto, ma anche di un fronte su cui si gioca gran parte della nostra capacità di affrontare il cambiamento climatico. Sono sicura che questo convegno non sia solo un’occasione di confronto, ma l’inizio di un cammino condiviso. Un punto di partenza per costruire, finalmente, vere sinergie e integrazioni tra i sistemi pubblici, mettendo in rete competenze, strumenti, persone. Le utility pubbliche sono tra gli strumenti più potenti che abbiamo per rendere la transizione giusta e accessibile a tutte e tutti. In questi anni abbiamo costruito imprese efficienti e capaci di investire, ma dobbiamo garantire un giusto equilibrio tra gli investimenti pubblici e la gestione dei dividendi. È una responsabilità collettiva, perché il buon funzionamento del servizio idrico è condizione imprescindibile per la sicurezza, la salute e la qualità della vita».

Sostenibilità, innovazione, transizione idrica, economia circolare, ricerca applicata e tutela dell’ambiente e della risorsa idrica le parole chiave della giornata, che segna una tappa decisiva nella costruzione del coordinamento industriale tra i gestori toscani del servizio idrico integrato, per affrontare insieme le prossime sfide decisive a garantire alla comunità il futuro dell’acqua, la risorsa più preziosa.

«Oggi è una giornata storica – afferma Roberto Renai, coordinatore acqua di Confservizi Cispel Toscana e presidente di AdF – nella quale abbiamo affrontato questioni essenziali per il futuro del servizio idrico integrato, chiamato a raccogliere sfide centrali della sostenibilità, dell’innovazione, delle nuove infrastrutture e della transizione idrica. Un impegno comune, con il quale si rafforza il coordinamento industriale tra tutti i gestori toscani, con al centro i bisogni della popolazione, la tutela della risorsa e la qualità del servizio, anche per portare tutti i territori allo stesso livello industriale e ottenere maggiore equità tariffaria».

All’evento hanno partecipato tutte le società toscane dell’idrico, a partire dai rispettivi presidenti e dagli amministratori delegati/direttori generali; questi ultimi hanno partecipato anche, in sessione parallela, ad un tavolo di lavoro, introdotto e coordinato dall’amministratore delegato di AdF Piero Ferrari, dal titolo “Best practices ed esperienze sul territorio per una strategia comune verso la nuova direttiva europea”.

Tra gli altri, sono intervenuti anche il sindaco di Castiglione della Pescaia Elena Nappi, il direttore di Ait Alessandro Mazzei, la vicepresidente di Utilitalia e presidente Acea Barbara Marinali e la coordinatrice Direttivo Acqua Utilitalia Monica Manto, mentre le conclusioni sono state affidate a Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel Toscana.

«Oggi una volta di più abbiamo compreso come il servizio idrico integrato sia uno snodo cruciale delle politiche pubbliche per la transizione ecologica, la coesione territoriale e la giustizia sociale – chiosa Perini – Le sfide che abbiamo davanti richiedono una visione politica chiara, la capacità di assumere decisioni coraggiose e lungimiranti, e un’assunzione collettiva di responsabilità tra istituzioni, imprese e cittadini. L’acqua è un bene comune strategico, e la sua gestione deve essere al centro di una nuova agenda pubblica, capace di coniugare investimenti, innovazione e partecipazione. In Toscana, come nel resto del Paese, è il momento di costruire il futuro del sistema idrico su basi solide, inclusive e orientate al bene comune. Il sistema toscano parte da qui, convinto di poter dare alla collettività un servizio sempre più performante».

Il Futuro dellAcqua 1

Redazione Greenreport

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