Il 48% dei cittadini toscani serviti da Asa beve abitualmente acqua del rubinetto, i giovani al 54%
Il gestore del servizio idrico integrato in 32 Comuni della Toscana compresa tra le aree di Livorno, Val di Cornia, Val di Cecina e isole dell’Arcipelago – ovvero la partecipata pubblica Asa spa – ha pubblicato i risultati della nuova indagine sulla soddisfazione degli utenti.
Il rapporto, commissionato a Swg, ha preso in esame un campione rappresentativo di 1.680 famiglie del territorio. Complessivamente, l’indagine rileva un miglioramento della percezione degli utenti rispetto alla qualità dell’acqua (+0,5% nel voto medio). Soprattutto, cresce di conseguenza la quota di cittadini che beve abitualmente acqua di rubinetto o dalle fontanelle di alta qualità: dal 43% al 48% (arrivando al 54% nel caso dei giovani interpellati), con una punta del 65% nell’area livornese.
Si tratta di un dato che va ben oltre la media nazionale, per la quale si stima che solo il 29,2% degli italiani beva ogni giorno acqua del rubinetto (nonostante l’83,4% ne promuova la qualità), nonostante l’acqua in bottiglia costi circa 6mila volte di più.
Nel caso di Asa a registrare un’evoluzione positiva è anche la continuità del servizio di erogazione dell’acqua, che dopo la flessione del 2022 (voto 7,3) è tornata agli elevati livelli del triennio precedente (voto 7,8). Un netto miglioramento rispetto alla continuità si è riscontrato anche nelle isole (+0,5).
In forza del riscontro di un miglioramento della qualità dell’acqua e del servizio nel complesso, si riduce la quota di utenti che ritengono eccessive le tariffe – in realtà basse in tutta Italia rispetto a quanto servirebbe per alimentare gli investimenti nel servizio idrico –, dal 55% del 2021 al 34% di quest’anno, passando per il 47% del 2022; lieve incremento, infine, della soddisfazione nei confronti dei servizi di depurazione e fognatura (rispettivamente +0,1 e +0,2).
In definitiva, il giudizio complessivo degli utenti verso Asa è di 7,2. Un miglioramento dello 0,2 rispetto all’ultima rilevazione effettuata nel 2022 e un dato significativamente incoraggiante rispetto alla media nazionale di 6,5.
«Il trend dei dati in crescita dimostra come l’azienda si stia impegnando concretamente a migliorare le proprie attività in base anche alle indicazioni ricevute dai clienti. Questa è la direzione giusta su cui dobbiamo proseguire e la media del risultato del 7,2 conferma l’impegno profuso da tutto il personale», commenta il Consiglio di gestione composto dal presidente Taddia, dall’ad Cammelli e dal consigliere De Girolamo.