Skip to main content

Dalla Toscana al mondo, la geotermia protagonista nella nuova campagna istituzionale Enel

«Un sapere toscano che in materia ha fatto scuola nel pianeta e che rappresenta una cerniera perfetta tra passato, presente e futuro»
 |  Toscana

La geotermia toscana è tra le fonti energetiche protagoniste della nuova campagna istituzionale di Enel che unisce passato e presente, ripercorrendo in chiave emozionale quel lungo percorso dell’azienda dagli anni Sessanta fino ad oggi, mettendo a frutto le immagini conservate nell’archivio storico.

Nessuna fonte rinnovabile rappresenta quest’evoluzione meglio della geotermia: proprio la Toscana per prima al mondo ha dato i natali alle tecnologie geotermiche oltre due secoli fa, un’eredità raccolta da Enel che ancora oggi è il gestore delle uniche centrali geotermoelettriche attive in Italia e concentrate tra le province di Grosseto, Pisa e Siena, in grado di generare complessivamente tanta elettricità rinnovabile da equiparare il 34% della domanda regionale.

Per capire se la geotermia (toscana) continuerà a far parte del destino di Enel è necessario attendere ancora qualche settimana. La Regione Toscana punta adesso raddoppiare la produzione di energia da geotermia, e ha l’opportunità di avviare questo percorso entro il 30 giugno: per allora, infatti, Enel green power è chiamata a proporre un piano d’investimenti che può valere un rinnovo ventennale delle concessioni minerarie che sottendono la coltivazione della geotermia.

«La geotermia incarna alla perfezione lo slogan “l’Italia nel mondo” – dichiarano dalla società – un sapere toscano che in materia ha fatto scuola nel pianeta e che rappresenta una cerniera perfetta tra passato, presente e futuro, motivo per cui anche nell’Archivio storico nazionale di Enel, così come presso il Museo della geotermia a Larderello, la risorsa geotermica è ampiamente narrata sia nel suo percorso evolutivo per la produzione di boro e poi di energia elettrica sia nella sua affascinante saga storica con fonti, aneddoti, racconti, foto e video di epoche diverse».

A questo proposito addirittura ben due emozionanti frame dello spot sono dedicati alla geotermia: tra i fotogrammi trasmessi, infatti, compare anzitutto la “gloriosa” batteria gas/vapore, uno strumento mobile che era stato ideato all’inizio del ‘900, sulla scia dei primi studi di François Anselme Payen nel corso dell’ ‘800, dal prof. Francesco Anderlini – collaboratore del professor Raffaello Nasini, docente di chimica all’Università di Padova e poi di Pisa tra fine ‘800 e inizio ‘900, uno dei massimi esperti mondiali di ricerche nell’ambito della chimica applicata, con particolare riferimento alla geotermia – e testato nel 1928, per poi essere affinato e portato al risultato con l’esito sperato di misurare direttamente sul campo il corretto rapporto tra i gas e il vapore geotermico, proprio nel 1975, come evidenziato nello spot.

Infine, nella parte dedicata alle nuove fonti pulite di energia e al successivo sviluppo sostenibile delle rinnovabili di cui il gruppo Enel è il principale operatore al mondo, compare la bellissima immagine di una referente tecnica all’interno di una torre di raffreddamento che, al termine del processo di produzione di energia elettrica grazie al calore della Terra, condensa il vapore per ritrasformarlo in acqua e reiniettarlo nel sottosuolo, così da rendere circolare e totalmente rinnovabile il ciclo geotermico.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.