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Roberto Rossetto arriva alla presidenza dell’Autorità per la laguna di Venezia

Gli ambientalisti: «Vedremo le motivazioni che hanno portato a superare i limiti evidenti della sua formazione»
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Nonostante le ampie quanto fondate polemiche degli ultimi mesi, sarà il 72enne architetto Roberto Rossetto a presiedere per primo l’Autorità per la laguna di Venezia, rimasta senza guida per i primi quattro anni dalla sua istituzione.

Nonostante i rilievi sollevati ad aprile, la Corte dei conti ha infatti dato il suo visto di conformità permettendo a Rossetto di restare in carica per almeno tre anni (rinnovabili per un altro triennio).

«Era abbastanza scontato che la Corte dei conti non potesse rappresentare l’unico baluardo alla competenza o meno nel merito della gestione della laguna – commentano gli ambientalisti di Ambiente Venezia – Vedremo le motivazioni che hanno portato a superare i limiti evidenti della formazione del dott. Rossetto relativi alle caratteristiche ambientali e idrodinamiche della laguna così come delle procedure legislative e della macchina amministrativa pubblica. Non ci sorprende la soddisfazione da parte del ministro delle Infrastrutture che d’ altra parte va raccontando che il Ponte sullo Stretto è cosa fatta e che va Genova a porre il primo cassone di una diga tecnicamente discussa, nel momento in cui le scelte sono avvolte dal sospetto della connivenza politica affaristica».

Eppure, il Governo aveva a portata di mano una soluzione già pronta al problema. Oltre tre anni fa il ministro delle Infrastrutture aveva infatti emanato un interpello per cercare candidati alla presidenza dell’Autorità, provando così a pescare tra i migliori professionisti disponibili all’interno della Pubblica amministrazione. Forze interne allo Stato, come quelle che servono da sempre il Paese all’interno del Reparto ambientale marino delle Capitanerie di Porto. Per rifare il trucco all’Autorità si è preferito Rossetto.

Redazione Greenreport

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