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La "mobilità sostenibile" per la Toscana secondo i sindaci di Firenze, Livorno, Lucca e Pisa

«La Toscana a due velocità non può reggere. Una costa che si dibatte tra mille problematiche e una parte interna che viaggia ad alti ritmi, ci consegnano una regione zoppa»
 |  Territorio e smart city

Dare vita al primo Piano di mobilità sostenibile che riguardi tutta la fascia costiera e la città metropolitana, puntando (anche) alle risorse europee che troveranno casa nel Pnrr per provare a realizzarlo: è questa l’ambizione che ha visto oggi riunire i sindaci di Firenze, Livorno, Lucca e Pisa – insieme ai rispettivi assessori alla Mobilità – per un progetto che punta già ad allargarsi, coinvolgendo le città di Prato e Pistoia.

Il rilancio infrastrutturale, questa la tesi di fondo, è propedeutico a quello economico, occupazionale e sociale, dato che ormai la «Toscana a due velocità non può reggere. Una costa che si dibatte tra mille problematiche e una parte interna che viaggia ad alti ritmi, ci consegnano una regione zoppa, incapace di decollare rischiando uno stallo tale da penalizzare tutte le province».

Ecco dunque che i quattro sindaci con i rispettivi assessori hanno impostato in questo primo incontro – svoltosi oggi a Livorno, nella Sala del grande rettile ai Bottini dell'Olio – una prima agenda condivisa, concordando di costituire un gruppo di lavoro tecnico per approfondirla e contestualmente di chiedere un incontro al presidente della Regione Toscana e al ministro delle Infrastrutture entro la fine di aprile, quando non a caso scadrà la deadline per l’invio del Pnrr in Europa.

Questo Piano in pectore di mobilità sostenibile di area vasta e metropolitana dovrà «integrarsi con il Priim (Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità) con l'ambizione di costituirne una punta avanzata in termini di innovazione e sostenibilità», spiegano sindaci e assessori in una nota congiunta: «Non è possibile pensare alla Toscana del 2030 senza basarsi su una cooperazione decisa, che vada al di là dei “campanili”. L'integrazione dei nostri territori è dunque fondamentale per rendere la Toscana più competitiva rispetto alle altre regioni e più connessa all'Europa».

Per raggiungere questa migliore “connessione” tra i territori universalmente auspicata ci sono però molti modi e infrastrutture diverse – si pensi ad esempio agli investimenti per la mobilità toscana proposti qui e qui –, e non tutte di quelle attualmente individuate dalle quatto Amministrazioni (si guardi ad esempio alle proposte per l’autostrada A11) sembrano potersi dire effettivamente “sostenibili”.    

 Come riassumono dal Comune di Livorno, infatti, i punti toccati nell'incontro di oggi sono:

  • Il potenziamento e la razionalizzazione della gestione della FIPILI con la disponibilità a verificare il progetto regionale di Società Toscana Autostrade, individuando un accordo con le Province di Pisa, Livorno e la Città metropolitana di Firenze, per valorizzare questa arteria a favore del traffico pendolare senza pedaggio, con l'obiettivo di spostare il traffico commerciale pesante sull'asse autostradale A 11.
  • L'accelerazione dei progetti di autostrade per l'Italia ASPI relativi alla A11 Firenze-Lucca a cominciare dalla terza corsia del tratto Firenze-Pistoia, dalla realizzazione dello svincolo autostradale Firenze Peretola e della progettazione dello svincolo di Lucca dalla parte est Mugnano da inserire nel nuovo piano operativo della città di Lucca, anche in relazione al collegamento del previsto asse nord-sud per la velocizzazione dei trasporti nelle aree interne e del miglior collegamento tra l'autostrada Sestri Levante- Livorno e la prevista tangenziale nord est di Pisa .
  • Il sostegno all'idea di un collegamento ferroviario veloce tra Pisa e Firenze in modo da avvicinare la costa al nodo ferroviario dell'alta velocità di Firenze.
  • La pianificazione di un collegamento metro tranvia che connetta Livorno-Pisa-Lucca anche in rapporto con il raddoppio della ferrovia tra Firenze e Lucca.
  • Il sostegno condiviso ai progetti di sviluppo dei due scali aereoportuali Galilei e Peretola in una visione integrata e complementare, facendo leva sulla operante Società Unica di Gestione, perseguendo i piani di investimenti sui due scali.
  • Il completamento delle ciclovie con ultimazione della Ciclopista Tirrenica da collegare alla Ciclopista dell'Arno e del Serchio.
  • L'infrastrutturazione digitale di tutte le connessioni ferroviarie e viarie dell'area interessata.
  • La promozione della centralità del nodo portuale di Livorno in collegamento con l'interporto e con i poli industriali lucchesi, nell'ambito del più generale quadro di collegamenti europei della rete Ten-T.
  • Il completamento del corridoio tirrenico compresa la realizzazione del lotto zero.

Redazione Greenreport

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