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La campagna Legambiente Città2030 fa tappa a Firenze e Prato: iniziative per valorizzare le ciclabili

L’associazione ambientalista: «In occasione di San Valentino, abbiamo pensato di ricordare che un ottimo modo per mostrare amore per gli altri, per se stessi e per le nostre città, è muoversi in modo sostenibile»
 |  Territorio e smart city

Legambiente ha lanciato una campagna itinerante dal titolo “Città2030” per promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni e per costruire città più vivibili e sicure. E dopo Milano e Genova, oggi la tappa del tour è stata in Toscana. Firenze e Prato sono state protagoniste di due iniziative per la promozione della mobilità sostenibile attraverso la valorizzazione dell’uso dei pedibus cittadini e delle piste ciclabili.

La prima iniziativa, “Ami la tua città?”, si è tenuta stamani nel capoluogo toscano, organizzata da Legambiente Firenze insieme alle altre associazioni della rete “Firenze30”, per promuovere la mobilità sostenibile e gli ottimi risultati del primo anno di Bologna come Città30. I volontari e le volontarie si sono incontrati nella sede di Legambiente Toscana distribuendo volantini quando è stato reso possibile dalla pioggia battente, poi alle ore 12 presso l’Ufficio Sostenibilità del Comune di Firenze, è stata presentata la scheda Città2030 con i dati di Firenze, alla presenza dell’assessore all'ambiente Andrea Giorgio e – in collegamento – della vicesindaca Paola Galgani.

«In occasione di San Valentino, abbiamo pensato di ricordare a chi vive a Firenze che un ottimo modo per mostrare amore per gli altri, per sé stessi e per la nostra bella città, è muoversi in modo sostenibile», dichiara Lorenzo Cecchi, responsabile mobilità sostenibile Legambiente Toscana. «Muoversi a piedi e in bici fa bene alla salute e all’umore, usare i mezzi pubblici, le e-bike e i monopattini non produce inquinamento dell’aria e inquinamento acustico, rispettare il limite di 30 Km/h con i mezzi a motore abbassa drasticamente probabilità e gravità degli incidenti, come dimostra l’esperienza di Bologna»

Durante la mattinata sono stati presentati anche i dati relativi alla città di Firenze emersi dalla campagna Città2030. Quello toscano non è tra i capoluoghi interessati da sforamenti emergenziali. Se però la situazione viene traguardata al 2030, anno in cui entrerà in vigore la prossima direttiva sulla qualità dell’aria, risulta evidente come la città avrà il suo bel da fare per vincere la sfida della riduzione dell’NO2, con l'obiettivo di -27% delle emissioni. Le medie annuali 2024 di biossido di azoto (NO2) rimangono stimate intorno ai 27,3 μg/mc. A livello di traffico invece, il capoluogo ha 56 vetture ogni 100 abitanti, con l'obiettivo al 2030 di scendere al di sotto di 35. L'incidentalità è ancora alta, seppur con una flessione registrata tra il 2023 e il 2024. Un report della polizia municipale pubblicato a fine ottobre 2024 ha infatti descritto un calo complessivo degli incidenti di circa il 15% (da 2.607 a 3.096). Quanto ai sinistri più gravi, sono stati 8 nei primi dieci mesi del 2024, a fronte di 13 nello stesso periodo del 2023. Stando al report, sono calati anche i sinistri con feriti (da 2.111 a 1.788). Queste evidenze, dovrebbero essere la base per accelerare anche Firenze in una Città30, non solo attraverso la riduzione diffusa del limite di velocità in città, ma anche con interventi strutturali (zone 30, strade scolastiche, piste ciclabili, dissuasori), che sarebbero finalizzati non solo alla tutela degli utenti deboli, ma anche all’aumento generale della qualità della vita. Per quanto riguarda invece la domanda di trasporto pubblico urbano, Firenze si sta avvicinando all'obiettivo 2030 dei 300 viaggi in trasporto urbano per abitante (ad oggi dato stimato è 225), mentre prosegue a rilento l'elettrificazione dei bus (6,3%). Firenze si conferma anche una città sharing friendly, seppur l’offerta potrebbe essere certamente migliorata, elevando il numero di mezzi pro-capite (ad oggi 17 su 1000 abitanti un obiettivo di 30 al 2030). Per quanto riguarda la mobilità dolce, la rete complessiva di corsie dedicate alla bicicletta supera i 120 km e sono oltre 260 strade cittadine che mantengono il limite di velocità a 20/30 km/orari.

La seconda iniziativa odierna della Campagna “Città2030” si è tenuta a Prato. I dati di Mal'aria «ci mostrano una città ancora troppo autocentrica», spiega Elena Canna, referente mobilità Legambiente Prato: «I dati della qualità dell'aria sono distanti dagli obiettivi target per il 2030 e le conseguenze riguardano la salute e la vita di tutte le persone. Segnali incoraggianti, come il buon esempio dato dai pedibus cittadini e la promozione (ancora troppo timida a nostro parere) della mobilità ciclabile ci fanno ben sperare, ma il lavoro da fare è ancora tanto. Una comunicazione davvero efficace per pro-muovere una svolta culturale diffusa è uno dei punti da cui partire, il più in fretta possibile. Da parte di un’amministrazione che si è posta obiettivi ambiziosi ci auguriamo che vengano fatte anche scelte coraggiose, per quanto inizialmente impopolari; confidiamo nella capacità femminile di chi ci guiderà per i prossimi anni, di affrontare la complessità delle questioni ambientali».

Per quanto riguarda i dati della campagna Città2030 che riguardano Prato, la città avrà il suo bel da fare per ridurre le emissioni così come rilevato dal dossier Mal’Aria 2025 di Legambiente, per farsi trovare pronta all’appuntamento con la prossima Direttiva sulla Qualità dell’Aria, che farà propri limiti di esposizione molto prossimi a quelli suggeriti dall’OMS. Le medie annuali di Pm10 per l'anno 2024 sono di 23 μg/mc e servirebbe una riduzione delle concentrazioni dell'11% per raggiungere gli obiettivi prefissati. Rimane piuttosto alto il tasso di motorizzazione della città toscana, ben 62 auto ogni 100 abitanti. Prato si attesta nella parte alta della classifica nazionale per il rapporto tra mezzi circolanti e abitanti. Infatti, secondo l’osservatorio di facile.it, portale assicurativo, Prato sembra essere la provincia italiana con la più alta percentuale di incidenti stradali denunciati nel 2024, 3,35% a fronte di una media regionale dell’1,7%. Il dato dei 4,8 sinistri gravi ogni 1000 abitanti dovrà necessariamente essere dimezzato entro il 2030, secondo gli obbiettivi del Pnss. Per quanto riguarda la domanda di trasporto pubblico, Prato si attesta su 42 viaggi/abitante/anno, dati ben lontani dall'obiettivo dei 300 annuali. Lenta la sostituzione dell’attuale parco bus circolante. Al momento solo 4 veicoli elettrici, su una flotta di 97 mezzi, hanno preso servizio nelle linee cittadine. Infine, per quanto riguarda, i percorsi ciclabili nei 7 anni tra il 2016 ed il 2022, sono passate 64 a 119 km. Un buon incremento che, comunque, tiene indietro Prato rispetto allo standard europeo per centro urbano di analoghe dimensioni. E c'è ancora tanto da fare con sole 23 strade a velocità massima di 20/30 km su un obiettivo di 800 al 2030.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.