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Il Ginger di Scandicci rinasce a nuova vita grazie agli street artist

Il progetto europeo “Inclusive zone” gestito da Cospe ha restituito bellezza a un luogo in disuso per accendere un percorso di inclusione sociale
 |  Territorio e smart city

Quattro artisti per riqualificare un luogo e valorizzare un progetto di incontro per i giovani dell’area cittadina di Scadicci: il Ginger.

Nel mese di ottobre infatti gli street artist di fama nazionale e internazionale – ma con forte legame al territorio toscano – James Boy, Ache 77, Exit/Enter e Millo, hanno lavorato allo spazio comunale di piazza Togliatti a Scandicci, nell’ambito del progetto europeo “Inclusive zone” gestito da Cospe.

Un’operazione che ha unito l’arte al sociale e racconta meglio di tante altre iniziative quanto la bellezza sia fondamentale non solo per i luoghi fisici ma anche per i percorsi di inclusione sociale: a meno di 15 giorni dalla realizzazione di 4 grandi murales, che hanno restituito nuova dignità a questo spazio centrale ma in disuso della città, molti giovani si fermano e stazionano a parlare (sia pure con distanziamento e mascherina) sulle scale, sotto i colori, le immagini e le visioni che i 4 (giovani anche loro) artisti hanno lasciato sule pareti di cemento del Ginger.

Dove, tra l’altro, in fase di ristrutturazione è stato conservato e preservato un prezioso murales di Blu, artista attivo fin dai primi anni 2000 sotto pseudonimo, e che nel 2011 è stato inserito da The Guardian tra i 10 street artist più importanti al mondo.

A fine novembre, Covid permettendo, ci sarà anche una vera e propria piccola inaugurazione e dall’anno prossimo finalmente il Ginger spiccherà il volo e diventerà davvero uno spazio pubblico di confronto e dibattito destinato all’elaborazione e la realizzazione di iniziative sociali e culturali. Un vero e proprio hub, in cui si svolgeranno attività di formazione e di avviamento al lavoro per giovani di tutte le nazionalità, “nelle quali sarà coinvolta – dice Gianni Gravina, responsabile del progetto per Cospe –  quella parte della società civile e produttiva attenta ai temi dell’accoglienza, il mondo del Terzo Settore e dell’economia sociale e solidale. Lavoreremo per sollecitare e promuovere il coinvolgimento di tutti gli attori sociali ed economici del territorio (anche quelli meno attenti) per far sì che il patrimonio di competenze, risorse, capitale umano e sociale rappresentato dai giovani – stranieri ed autoctoni – e le potenzialità del territorio si incontrino verso lo sviluppo e la crescita reciproca”.

“Il Ginger torna ad aprirsi alla città con un nuovo protagonismo: presto accoglierà di nuovo i giovani e lo farà con offerte attrattive e servizi ancora più utili, che renderanno il centro un punto di riferimento e ritrovo per le nuove generazioni – sottolinea l’assessora alle Politiche giovanili, Ivana Palomba – la nuova gestione riapre nel migliore dei modi coinvolgendo direttamente i negozi del Centro commerciale naturale che abbracciano la struttura, e con essi la comunità cittadina, e donando con grande generosità alla città le opere di quattro tra i migliori street artist del momento a livello internazionale”.

Si potrà contribuire alla realizzazione di queste opere e alla loro manutenzione con una donazione. Chi sosterrà questa iniziativa vedrà il suo nome sulla targa che sarà affissa nello spazio del Ginger (per info e donazioni: sostieni.cospe.org).

L’iniziativa si svolge nell’ambito del progetto europeo “Inclusive zone”, finanziato dal programma Never alone, Cospe e il Comune di Scandicci, con il sostegno del Centro commerciale naturale Città futura e di alcune aziende locali come Caf, il gruppo di negozi di ottica Inv, Proget Impianti, la collaborazione dell’associazione A testa alta e l’Associazione tutori volontari.

di Cospe per greenreport.it

Redazione Greenreport

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