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Sicilia, dichiarata inammissibile la (nuova) sanatoria per gli abusi edilizi sulle coste

Realacci: «Mi auguro che un segnale di tana libera tutti non sia arrivato agli interessi illegali connessi all’abusivismo»
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Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, ha dichiarato inammissibile l’emendamento Fazio che riapriva la sanatoria edilizia anche sulle coste siciliane per gli edifici costruiti illecitamente a 150 metri dalla costa. Possono dunque tirare un primo sospiro di sollievo quanti si sono mobilitati protestando contro questa nuova, vergognosa sanatoria: proteste di fronte alle quali l’Ars non è rimasta indifferente.

«Mi auguro – è il commento di Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, intervenuto personalmente sul tema nei giorni scorsi – che un segnale di tana libera tutti non sia in ogni caso arrivato agli interessi illegali connessi all’abusivismo. Il futuro della Sicilia, come ci hanno ricordato più volte Falcone e Borsellino, è legato a doppio filo alla legalità e alla bellezza. E alla buona politica».

«La Sicilia, come tutta l’Italia – concorda  Chiara Braga, deputata e responsabile Ambiente del Pd – non ha bisogno di altri condoni e soprattutto  di altro cemento, specie sulle aree più belle e fragili del suo territorio, come le coste. Il recente "Rapporto Ambiente Italia 2016" di Legambiente lancia l'allarme e ci dice infatti che oggi il 51% dei litorali italiani è già stato trasformato da case e altre costruzioni, sovente abusive o già sottoposte a sanatoria. Un terzo delle spiagge è poi interessato da fenomeni erosivi attualmente in espansione. Fortunatamente, anche grazie al coro di proteste che l’emendamento Fazio aveva mosso, è prevalso il buon senso ma mai abbassare la guardia».

Redazione Greenreport

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