
Eni scopre gigantesco giacimento di gas in Mozambico

Gli investimenti e le licenze che Eni ha fatto e ottenuto in Mozambico (dei quali greenreport.it aveva già parlato di tempo fa) sembrano dare i loro frutti. Oggi la multinazionale energetica italiana ha annunciato di aver «effettuato una nuova importante scoperta presso il prospetto esplorativo Agulha, situato nell'area 4 nell’offshore del Mozambico. Stime preliminari indicano che la struttura di Agulha possa contenere tra i 176 e i 247 miliardi di metri cubi di gas in posto (tra i 5 e i 7 Trillion cubic feet). Eni e i partner dell’area 4 stanno completando la valutazione della scoperta e pianificando il programma per la sua delineazione».
Eni è l’operatore dell’area 4 con una partecipazione indiretta del 50% detenuta attraverso Eni East Africa, che detiene il 70% del’area 4. Gli altri partner sono Galp Energia (10%), Kogas (10%) e Enh (10%, portata nella fase esplorativa). Cnpc ha nell’area 4 una partecipazione indiretta del 20% tramite Eni East Africa.
Il pozzo di Agulha è il decimo trivellato nell'area 4, «Dove l’attività esplorativa ha riscontrato un tasso di successo del 100% - spiega Eni - Agulha è situato in 2.492 metri d'acqua e ha raggiunto la profondità complessiva di 6.203 metri. Il pozzo, localizzato nella parte meridionale dell’Area 4 a circa 80 chilometri dalla costa di Cabo Delgado, e' stato perforato per verificare nuovi obiettivi di ricerca esplorativa e testare il potenziale minerario di sequenze geologiche più antiche di quelle perforate nel complesso di Mamba. Agulha ha incontrato circa 160 metri di mineralizzazione a gas e condensato in reservoir di età paleocenica e Cretacica di buona qualità».
La multinazionale italiana si dichiara molto soddisfatta, perché «La scoperta del giacimento apre un nuovo fronte esplorativo nell' area meridionale dell’area 4, dove Eni prevede di perforare tre nuovi pozzi nel corso del 2014».
