
Continuano a crescere le rinnovabili in Ue, coprono il 45,3% della domanda. Ma l’Italia si ferma al 38,1%

In base ai nuovi dati aggiornati da Eurostat al 2023, le fonti rinnovabili rappresentano il 45,3% dei consumi di elettricità come media Ue, seppure con significativi divari tra i vari Stati membri: si va infatti dal 10,7% registrato a Malta all’87,8% dell’Austria, passando dal modesto 38,1% italiano.
Esaminando in dettaglio i casi dei best performer, Eurostat si concentra su Austria (dove a dominare è l’energia idroelettrica), Svezia (87,5%, principalmente energia idroelettrica ed eolica) e Danimarca (79,4%, principalmente energia eolica). Ma quote superiori al 50% sono state registrate anche in Portogallo (63,0%), Croazia (58,8%), Spagna (56,9%), Lettonia (54,3%) e Finlandia (52,4%). All'altro estremo della scala, la quota di domanda elettrica coperta da fonti rinnovabili nel 2023 era inferiore al 20% a Malta, nella Repubblica Ceca (16,4%), in Lussemburgo (18,0%) e in Ungheria (19,5%).
Più in generale l'energia eolica (38,5% del totale) e quella idroelettrica (28,2%) hanno rappresentato oltre due terzi dell'elettricità totale generata da fonti rinnovabili. Segue l'energia solare, che ha contribuito per il 20,5%, mentre i biocarburanti solidi e altre fonti rinnovabili hanno rappresentato rispettivamente il 6,2% e il 6,6%.
La crescita dell'elettricità rinnovabile nell'ultimo decennio è stata in gran parte ottenuta dall'espansione dell'energia eolica e solare: l'energia solare è la fonte in più rapida crescita, passando da appena 7,4 (TWh) nel 2008 (che rappresentano solo l'1% dei consumi elettrici) a 252,1 TWh nel 2023.
