Incentivi alle rinnovabili, c’è la firma del ministro Pichetto sul decreto Fer X provvisorio: ecco il testo
Adesso manca solo la pubblicazione ufficiale, per entrare nella fase dell’operatività: dopo il via libera della Commissione Ue arrivato lo scorso dicembre, adesso il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto ha firmato il decreto Fer X transitorio (in allegato a coda dell’articolo, ndr) per bandire nuovi incentivi alle fonti rinnovabili nel periodo ricompreso dal momento della pubblicazione del decreto al 31 dicembre 2025.
In attesa del decreto Fer X vero e proprio che estenderà il regime di supporto fino al 2028, l’attuale decreto stabilisce le regole per l’assegnazione dei contratti per differenza bidirezionali (Cfd) per gli impianti fotovoltaici, eolici onshore, idroelettrici e per il trattamento dei gas residui derivanti dai processi di depurazione.
«La misura – commentano dall’Asnali – mira a sostenere un totale di 17,65 GW di nuova capacità rinnovabile, con una doppia via di assegnazione: 14,65 GW saranno assegnati attraverso aste per tecnologia per impianti con potenza superiore a 1 MW (eolico onshore 4 GW, fotovoltaico 10 GW, idroelettrico 0,63 GW, gas da depurazione 0,02 GW). I restanti 3 GW saranno assegnati a registro e riservati a impianti con capacità pari o inferiore a 1 MW».
La tariffa incentivante sarà versata su un periodo di 20 anni, per una dotazione complessiva stimata in 9,7 miliardi di euro, anche se il sostegno netto effettivo potrà essere notevolmente inferiore in caso di prezzi di mercato superiori al previsto. Tanti, pochi? Basti osservare che a fronte di 9,7 mld di euro spalmati su 20 anni, solo nel corso del 2024 l’Italia ha sborsato 21,2 mld di euro per l’import di petrolio e altri 20,6 per quello di metano fossile.