
Chi ha inventato il maiale? Una storia di uomini, migranti e scambi

Lo studio “Use of domesticated pigs by Mesolithic hunter-gatherers in northwestern Europe” pubblicato su Nature Communicatoins da un team di ricercatori tedeschi, francesi e britannici rivela la paternità di una delle “invenzioni” che ha più condizionato le abitudini alimentari degli esseri umani: quella del maiale, con il paradosso che gli inventori provenivano probabilmente da un’area dove oggi cibarsi di carne di suini è un tabù religioso (ossia il Medio Oriente). Leggendo in controluce questo studio si scopre anche per l’ennesima volta che il razzismo è una vera e propria fesseria, e che siamo tutti figli di migranti.
I ricercatori sottolineano che «Le popolazioni del Mesolitico in Europa usavano diverse strategie di sfruttamento delle risorse che si concentravano molto sulla raccolta e la caccia prede selvatiche. Tra il 5500 e il 4200 AC, gli agricoltori migrati nell’Europa nord-occidentale portarono una suite di tecnologie del Neolitico, compresi gli animali domestici». Lo studio indaga su quanto le comunità neolitiche di Ertebølle, nel nord della Germania, avessero accesso ai suini domestici, possibilmente attraverso il contatto con gruppi di agricoltori neolitici vicini.
Il team internazionale si è avvalso di un approccio multidisciplinare, con il sequenziamento dell’antico Dna mitocondriale e nucleare (Mc1r, che da informazioni sulla colorazione del pelo) e tradizionali analisi morfometriche(dimensioni e forma dei molari) su campioni di Sus scrofa (che comprende maiali e cinghiali) raccolti in 17 siti del Neolitico a Ertebølle e dice che «I nostri dati da 63 esemplari di suini antichi dimostrano che i cacciatori-raccoglitori di Ertebølle acquisivano suini domestici di varia dimensione e colore del mantello che avevano entrambi ascendenze di Dna mitocondriale mediorientale ed europeo. I nostri risultati rivelano anche che i maiali domestici erano presenti nella regione circa 500 anni prima di quanto precedentemente dimostrato».
Si sapeva già che i primi animali domestici erano stati introdotti in Europa, tra i 6.000 ed i 4.000 anni fa, da popolazioni di agricoltori neolitici originarie del Medio Oriente, ma le condizioni in cui le popolazioni locali di raccoglitori-cacciatori mesolitici abbiano avuto accesso a questi animali sono ancora molto discusse, lo studio dimostra che il maiale domestico è stato “inventato” molto prima di quanto si credesse.
I ricercatori francesi del Cnrs e del Muséum national d’histoire naturelle si sono chiesti in quali condizioni ed a quale velocità la domesticazione delle specie animali si sia estesa in Europa. Se i primi animali domestici sono arrivati al seguito delle più progredite popolazioni neolitiche provenienti dal Medio Oriente, si sa abbastanza poco sul modo in cui i più arretrati cacciatori-raccoglitori europei hanno avuto accesso al bestiame. «C’è una sola certezza – dicono i ricercatori – agricoltori e cacciatori-raccoglitori hanno vissuto vicini durante almeno 700 anni».
Quiondi gli auoctoni (a loro volta antichi migranti) hanno convissuto senza troppi problemi con i nuovi arrivati che pure occupavano terre per coltivarle ed allevare animali.
Seciondo Allowen Evin, un biologo del laboratoire Archéozoologie, archéobotanique : sociétés, pratiques et environnement (Cnrs/Mnhn), lo studio sui resti di cinghiali e maiali neolitici dimostra che «Le popolazioni mesolitiche di Ertebølle hanno consumato dei maiali domestici almeno dal 4720 – 4582 prima della nostra era. E’ 500 anni prima di quel che immaginassimo!»
Non si è trattato di un lavoro facile: se le capre ed i montoni ritrovati nei siti archeologici provengono sicuramente da ceppi domestici del Medio Oriente, essendo la forma ancestrale selvatica di questi animali assente in Euriopa, i resti di maiali sono di più difficile attribuzione a causa dell’esistenza di cinghiali europei nello stesso periodo. Ma i risultati degli esami del Dna e morfologici per Evin non lasciano dubbi: «C’erano sicuramente dei maiali domestici nei siti di Ertebølle ed alcuni sono più grandi di quel che si immaginasse prima».
E’ la prova che le popolazione mesolitiche europee hanno consumato maiali domestici per diversi secoli, conservando allo stesso tempo le tradizioni di caccia e raccolta. Resta il mistero di come facessero a procurarseli anche se probabilmente i maiali provenivano da scambi con le vicine popolazioni di agricoltori di origine mediorientale, oppure si trattava di maiali fuggiti e prelevati in natura (o rubati).
Comunque bisogna far probabilmente risalire ad allora l’eterna scelta tra maiale e cinghiale che ancor oggi contrappone cacciatori ed agricoltori, con i cinghiali ibridati che sono sempre più una minaccia per l’agricoltura.
