Skip to main content

In 50 anni abbiamo perso il 30% di questa fondamentale pianta marina

Al via Foresta blu, il nuovo progetto Coop per aiutare il mare a respirare con la posidonia

Latini: «Siamo convinti che ogni protagonista dell’economia del Paese possa fare la sua parte nella lotta al cambiamento climatico»
 |  Natura e biodiversità
Foto di Pietro Formis

Soci e clienti che acquisteranno in Coop delle piantine di Sansevieria, tra l’8 giugno e l’8 settembre, potranno essere protagonisti attivi della lotta alla crisi climatica e per la tutela della biodiversità marina, alimentando il nuovo progetto “Foresta blu” che punta a rendere di nuovo rigogliose le foreste di posidonia oceanica.

Per ogni piantina acquistata, infatti, Coop devolverà 1 euro al progetto appena messo in campo con la collaborazione di LifeGate, dell’Istituto europeo per l’innovazione e la sostenibilità (Eiss), delle Università di Genova e di Bari, nonché dell’International school for scientific diving (Issd) e della comunità dei giovani Sea explorers.

«Siamo certi che non si possa parlare di futuro senza guardare alla salute del nostro pianeta oggi – osserva Maura Latini, presidente di Coop Italia – Siamo allo stesso modo convinti che ogni protagonista dell’economia del Paese possa fare la sua parte nella lotta al cambiamento climatico. Questo progetto rispecchia tutte le caratteristiche dell’agire di Coop nella società».

La Foresta blu inizierà a crescere con 200 metri quadrati di posidonia reimpiantata al largo dell’Isola di Bergeggi – Area marina protetta in provincia di Savona –, seguendo un protocollo di riforestazione ideato proprio dalla Issd.

Una tecnica sostenibile, che prevede l’installazione sul fondale di biostuoie costituite da reti di fibra di cocco per ripristinare porzioni di posidonieti degradati. Sopra a queste biostuoie vengono innestate talee di posidonia, recuperate tra quelle strappate dalle praterie naturali ad opera delle mareggiate o da attività antropiche che verranno monitorate per i 24 mesi successivi per verificarne l’attecchimento.

Lo stesso iter seguirà nel 2025 davanti l’Isola d’Elba. A settembre 2024 saranno individuate e monitorate le aree dove sorgono praterie di posidonia in regressione e, nel 2025, avverrà la riforestazione di 100 metri quadrati di posidonia e il posizionamento di un campo boe in grado di garantire la protezione in superficie e scongiurare così ancoraggi troppo invasivi per il fondale marino.

Nel frattempo nelle acque di Monopoli, Torre Guaceto e Savelletri in Puglia, si procederà agli inizi di luglio 2024 al monitoraggio scientifico dei tre grandi posidonieti presenti per verificarelo stato di regressione o conservazione di praterie già esistenti

Insieme, queste iniziative contribuiranno a salvaguardare la presenza della posidonia sui fondali italiani, dove questa negli ultimi 50 anni la presenza di questa fondamentale pianta marina è diminuita di oltre il 30%.

La regressione sta proseguendo, mettendo a rischio clima e biodiversità, elementi fondamentali (anche) al benessere umano. Ogni metro quadrato di prateria di posidonia può infatti generare quotidianamente da 4 a 20 litri di ossigeno, la sua presenza aiuta lo stoccaggio di anidride carbonica e le sue foglie sono dimora permanente per circa il 25% delle specie marine del Mediterraneo.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.