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Vandalismo sulle scogliere di Capo Bianco. Legambiente: «Applicare il principio chi inquina paga»

 |  Natura e biodiversità

Le magnifiche scogliere di Capo Bianco, a Portoferraio, legate al mito degli Argonauti, sono state imbrattate da grosse scritte insensate e razziste, procurando un danno che non è solo di immagine turistica e quindi economica, ma soprattutto ambientale, paesaggistico e culturale.

Un atto stupido e indegno che ferisce un’intera comunità e un’intera isola e che i responsabili, che speriamo vengano individuati al più presto, dovranno essere chiamati a risarcire pienamente. Legambiente ricorda che le scogliere marine e le spiagge ghiaiose sono degli habitat naturali di interesse comunitario inserite nell'allegato I della Direttiva europea Habitat 92/43 CEE  del 21 maggio 1992, riguardante la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;  inoltre gli habitat di interesse comunitario le scogliere sono considerate (parte sesta della legge 152/2006) delle risorse naturali.

La costa imbrattata da quelle scritte incivili rappresenta anche il confine terrestre dell’Area di tutela biologica Scoglietto-Capo Bianco istituita nel 1971. Quindi in base a queste normative italiane ed europee  qualsiasi deterioramento significativo e misurabile di una risorsa naturale  costituisce danno ambientale.

Proprio perché si tratta di intervenire in un ambiente così delicato, la bonifica di questo atto di scellerato teppismo sarà costosa e non è possibile che ancora una volta sia la comunità a pagare questo vandalismo criminale contro un bene culturale e ambientale.

Per questo Legambiente Arcipelago Toscano chiede a tutte le istituzioni interessate, dal Comune al Ministero dell’ambiente, passando per Regione e Provincia, di attivare le procedure previste dalle norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente pubblicate nella parte sesta della legge 152/2006 in applicazione Direttiva sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale (2004/35 CEE), che stabilisce il principio che “chi inquina paga”.

Legambiente Arcipelago Toscano

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.