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Succede nel fiume Fuhe

Cina, sversamenti di ammoniaca fanno strage di pesci

 |  Natura e biodiversità

Gli sversamenti di ammoniaca da una fabbrica chimica di Yingcheng, una località della città di Xiaogan, nella provincia cinese dell’Hubei, dopo aver fatto due vittime e causato un disastro ambientale ed economico, dal 2 settembre stanno sterminando intere popolazioni di pesci un diverse parti del corso del fiume Fuhe.

Secondo le autorità locali almeno un centinaio di tonnellate di pesci morti sono stati recuperati in una località lungo una sezione di 40 km del fiume Fuhe, alla periferia  di Wuhan, il capoluogo dell’Hubei.

I campioni, prelevati il 3 settembre dallo staff incaricato dell’indagine dal dipartimento provinciale dell’ambiente, hanno rivelato che la densità dell’ammoniaca nelle canalizzazioni in uscita dalla Hubei Shuanghuan Science and Technology Stock Co. Ltd  erano di 196 mg/litro. La fabbrica inquinante non è uno dei soliti ferrivecchi dell’industria pesante maoista, ma è addirittura quotata alla borsa di Shenzhen.

Il dipartimento provinciale della protezione dell’ambiente ha chiesto alla Hubei Shuanghuan Science and Technology Stock  di «Sospendere le sue attività e di riparare i suoi impianti di controllo dell’inquinamento».

Il quadro che emerge dal detto e non detto dei giornali cinesi è quello di una diffusa impunità della fabbrica, che fino ad ora aveva senza problemi violato le norme di sicurezza ambientale e del lavoro.

Inoltre l’incidente rischia di avere gravi ripercussioni nel villaggio di Huanghualao del quartiere di Huangpi, a Wuhan, dove la maggior parte dei 2.000 abitanti vive di pesca, ma nel fiume Fuhe ormai i pesci sono tutti morti.

Redazione Greenreport

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