Skip to main content

Lupo ferito a San Vincenzo soccorso da volontari Lipu, ora gli accertamenti sulle cause

Maggi: «Se confermeranno che si tratta di un colpo di fucile faremo denuncia alle autorità competenti, non è possibile tollerare atti di bracconaggio»
 |  Natura e biodiversità

Il nucleo Carabinieri forestali di Venturina (LI) ha chiesto l’intervento degli operatori Lipu Cruma di Livorno per soccorre un lupo, trovato a vagare in grave difficoltà nelle campagne di San Vincenzo.

Si tratta di un lupo maschio sub adulto, da subito apparso in condizioni generali pessime, magrissimo e con poca capacità di reazione, trovato nascosto sotto un telo di copertura di un campo coltivato. Ad un primo esame visivo è stata trovata una ferita circolare apparentemente compatibile con un colpo d’arma da fuoco all’altezza delle vertebre lombari e un’emorragia lieve.

Una volta recuperato il lupo è stato condotto d’urgenza alla clinica veterinaria di San Piero a Grado (PI) per gli accertamenti del caso e verrà eventualmente trasferito presso un centro specializzato della Toscana.  «Se gli accertamenti confermeranno che si tratta di un colpo di fucile faremo denuncia alle autorità competenti, non è possibile tollerare atti di bracconaggio a specie particolarmente protette», dichiara Nicola Maggi, responsabile Lipu Cruma Livorno.

Il tutto mentre lo scorso dicembre la Convenzione sulla conservazione della vita selvatica e degli habitat naturali in Europa (ovvero la Convenzione di Berna) ha votato a favore dell’abbassamento dello status di protezione del lupo, avviando l’iter per il declassamento del lupo da "specie di fauna rigorosamente protetta" a semplice "specie di fauna protetta". Il risultato però non è ancora scontato: cinque organizzazioni ambientaliste e per la protezione degli animali, ovvero Green impact (Italia), Earth (Italia), One voice (Francia), Lndc animal protection (Italia) e Great lakes and wetlands (Ungheria), hanno infatti presentato un ricorso contro la decisione del Consiglio Ue del settembre scorso, a sua volta alla base del voto espresso a dicembre dal Comitato permanente della Convenzione di Berna.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.