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Giornata internazionale della salute delle piante: l’importanza della tecnologia

Fao: l’innovazione contribuisce a salvaguardare la salute delle piante e del nostro pianeta
 |  Natura e biodiversità

Il 12 maggio la Fao celebra  l’International day of plant health  – la  giornata internazionale della salute delle piante – evidenziando l’importanza di sfruttare l’innovazione per proteggere le piante, che sono essenziali e indispensabili per sostenere la vita sulla terra.  La giornata internazionale della salute delle piante (Idph) istituita dall’Onu è un’eredità fondamentale dell'International year of plant health 2020 che ha dato il via a una campagna globale di sensibilizzazione su come la tutela della salute delle piante possa contribuire a porre fine alla fame, ridurre la povertà, proteggere la biodiversità e l’ambiente e stimolare lo sviluppo economico

La Fao ricorda che «la salute delle piante dovrebbe avere la priorità, dato che ogni anno fino al 40% dei raccolti alimentari viene perso a causa di parassiti e malattie delle piante. Ciò influisce sulla sicurezza alimentare globale e sull’agricoltura, la principale fonte di reddito per molte comunità rurali vulnerabili. Anche i cambiamenti climatici e le condizioni meteorologiche estreme stanno incidendo sulla salute delle piante e alterando gli ecosistemi, creando al contempo nuove nicchie in cui i parassiti possono prosperare. I viaggi e il commercio internazionali, che sono triplicati in volume nell’ultimo decennio, hanno portato a una maggiore interconnessione tra Paesi e regioni. Questo sottolinea l’importanza di garantire che le persone, i beni e le merci che attraversano le frontiere non trasportino parassiti e malattie che colpiscono piante, animali ed esseri umani».

l’International day of plant health 2024 si concentra sulle numerose innovazioni che riguardano aree in cui la salute delle piante è essenziale, come il monitoraggio dei parassiti delle piante per proteggere la produzione agricola, e sui sistemi digitali per garantire il commercio internazionale sicuro delle piante.

Il vice direttore generale della fao Beth Bechdol sottolinea che «non abbiamo altra scelta se non quella di sfruttare l’innovazione, i progressi tecnologici e gli strumenti per proteggere le piante. Le sfide globali senza precedenti che affrontiamo, come l’inesorabile crisi climatica, richiedono approcci innovativi e tecnologie digitali per supportare i paesi con una più forte sorveglianza dei parassiti e sistemi di allerta precoce».

Il lavoro della Fao sulla produzione e la protezione delle piante  comprende approcci scientifici, innovazione e le tecnologie più recenti, ma anche il sostegno ai governi per conservare le risorse fitogenetiche e sviluppare sementi vitali e varietà di colture resistenti allo stress climatico per aumentare la produttività delle colture. Implica anche il lavoro verso una gestione sostenibile dei parassiti e delle malattie, collaborando strettamente con i singoli paesi e comunità, come previsto dall’ International plant protection convention (Ippc), attraverso la quale la Fao sta implementando l’Africa phytosanitary programme per sviluppare competenze e sostenere i Paesi nell’utilizzo delle più recenti scoperte scientifiche e della tecnologia digitale per individuare i parassiti delle piante.

La Fao evidenzia che «la chiave per rilevare i parassiti delle piante, come le locuste del deserto,  è la capacità di trasmettere dati in tempo reale ai centri nazionali contro le locuste utilizzando i sistemi di informazione geografica per raccogliere e gestire i dati sui parassiti, nonché una suite di app per smartphone. Il rilevamento precoce di questi parassiti consente alla Fao di fornire un supporto tempestivo agli agricoltori, con conseguente riduzione delle perdite per i raccolti».

In Ecuador, la Fao ha promosso l’uso della biotecnologia anche nella produzione e nella protezione delle colture, attraverso l’implementazione di un sistema di controllo dei parassiti della frutta che utilizza la tecnica dell’insetto sterile, cioè l’allevamento e la sterilizzazione di un gran numero di insetti maschi affinché si accoppiano con femmine selvatiche, senza produrre prole e riducendo così la popolazione di insetti.

Nel frattempo, l’adozione della  Ippc ePhyto Solution, che prevede certificati fitosanitari elettronici, sta rendendo il commercio internazionale di prodotti agricoli più rapido, sicuro ed efficiente. Più di 120 Paesi l’hanno adottata e sono stati scambiati più di tre milioni di certificati ePhyto.

Redazione Greenreport

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