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In California istituito il nuovo grande Chumash Heritage National Marine Sanctuary

Sarà gestito dalla NOAA in collaborazione con i popoli indigeni Chumash e Salinan
 |  Natura e biodiversità

L’Office of National Marine Sanctuaries della National Oceanic and Atmospheric Administation (Usa) ha annunciato l’istituzione del  Chumash Heritage National Marine Sanctuary (CHNMS), il 17esimo santuario marino nazionale degli Stati Uniti e il  sesto al largo della costa occidentale Usa.

Con le sue 4.543 miglia quadrate (11766,32 Km2) il Chumash Heritage National Marine Sanctuary è la terza più grande area marina protetta  del National Marine Sanctuary System e comprende 186 km lungo la splendida costa della California centrale e le acque costiere e oceaniche prospicenti. il CHNMS è il primo santuario richiesto dagli indigeni e il primo nuovo santuario designato nelle acque oceaniche della costa continentale Usa in oltre 30 anni. Proibirà nuove trivellazioni petrolifere e attività minerarie all'interno dei suoi confini e sosterrà soluzioni climatiche promuovendo la salute delle foreste di alghe e di altri habitat oceanici che svolgono una serie di funzioni vitali dell'ecosistema, tra cui lo stoccaggio del carbonio. Proteggerà una zona di transizione ecologica di importanza globale che ospita un'ampia varietà di fauna selvatica, tra cui molte specie a rischio come i fratini delle nevi, le lontre marine meridionali, le tartarughe marine liuto, gli abaloni e le balenottere azzurre. Il santuario offrirà anche opportunità per promuovere l'istruzione e la sensibilizzazione culturale e ambientale.

La sua designazione ufficiale da parte dell'amministrazione Biden-Harris è arrivata dopo più di un decennio di pressioni da parte del Northern Chumash Tribal Council e dell’a associazioni ambientaliste perché venisse istituita un'area protetta.

I popoli indigeni vivono sulla costa centrale della California da oltre 10.000 anni e la NOAA assicura che «Le risorse culturali sommerse, tra cui possibili antiche località di villaggi un tempo presenti lungo le paleocoste, riceveranno ora una protezione a lungo termine attraverso le normative del santuario. Il santuario onora la profonda importanza culturale e storica di questo luogo per i popoli indigeni della regione. Il rispetto guiderà gli sforzi incentrati sulla comunità per proteggere l'ambiente marino e garantire la cura a lungo termine di questo luogo oceanico prezioso. La NOAA riconosce rispettosamente che le acque oceaniche, il fondale marino e la costa all'interno e all'esterno del Chumash Heritage National Marine Sanctuary sono, e sono sempre state, le terre native dei popoli Chumash e dei loro antenati, e che le acque e le coste adiacenti più a nord sono anche le terre native dei popoli Salinan e dei loro antenati. La NOAA designa questo santuario con rispetto e riverenza per i popoli indigeni di questa zona costiera e si augura un futuro di partnership e di co-amministrazione collaborativa per proteggere e onorare questo posto speciale».

Ora l’istituzione del santuario è sottoposto a un periodo di presentazione di  osservazioni di 45 giorni, come previsto dalla legge, ma si prevede che la sua approvazione sarà ultimata entro il 15 dicembre.

Violet Sage Walker, presidente del Northern Chumash Tribal Council, ha commentato: "Ogni passo che abbiamo compiuto con determinazione in questa campagna per realizzare il sogno del mio defunto padre, il capo Fred Collins, è stato più dolce e più toccante. Sono sopraffatta dalla gratitudine per tutti coloro che hanno contribuito a dare vita alla visione di un Chumash Heritage National Marine Sanctuary. Ci siamo quasi e il significato del nostro sforzo collettivo farà la storia, inizierà a guarire secoli di ferite del nostro popolo e ci avvicinerà tutti di più».

I partner della campagna Northern Chumash Tribal Council e Chumash Sanctuary  hanno ringraziato l'amministrazione Biden-Harris per «Aver dato priorità alla protezione federale degli oceani e per aver sostenuto la designazione di questo santuario rivoluzionario. Ci auguriamo che questo sia il primo di molti altri santuari marini nazionali chiesti dagli indigeni e co-gestiti dagli indigeni.

I Chumash dicono che questo risultatoè una testimonianza della visione e della dedizione di una vita di Fred Collins, il defunto presidente del Northern Chumash Tribal Council, a scomparso nel 2021 e che chiese di istituire il santuario nel 2015 con queste parole: «La nonna Oceano ha dato vita ai popoli Chumash per oltre diecimila anni, ora è il momento che tutte le comunità lavorino insieme e la aiutino a ricostruire la sua Vibrant Thrivability per tutte le generazioni future».

Gabriel Frausto, presidente della Coastal Band della Nazione Chumash, ha sottolineato che «E’ molto appropriato che in questo Giorno dei Popoli Indigeni del 2024 il fondamento di tutti i valori indigeni e nativi, vale a dire il nostro amore per la Madre Terra Hutash e la compassionevole gestione del nostro mondo naturale, siano contrassegnati con l'istutuzione  di un nuovo santuario marino nazionale, qualcosa che i membri del CBCN hanno cercato sin dagli anni '80. Siamo grati all'amministrazione Biden, ai nostri funzionari eletti, alle nostre migliaia di sostenitori, alla NOAA e alle organizzazioni locali e nazionali dedicate alla protezione ambientale e oceanica nazionale che hanno lavorato così duramente per così tanti anni per far sì che la designazione del Chumash Heritage National Marine Sanctuary finalmentesi realizzasse!»

Il deputato federale democratico Salud Carbajal ha ricordato «Il Chumash Heritage National Marine Sanctuary è stato un miraggio della Central Coast per più di una generazione. Oggi, quell'idea di lunga data di creare un santuario marino al largo della Central Coast diventa finalmente realtà con l'ultimo passaggio federale nel processo presentato ufficialmente dall'amministrazione Biden-Harris.  Sono grato ai leader indigeni e della comunità che hanno contribuito a sostenere queste protezioni negli ultimi dieci anni e oltre. La designazione storica del Chumash Heritage National Marine Sanctuary non arriva in anticipo. Mentre i nostri oceani e le nostre comunità affrontano sfide senza precedenti da un ambiente marino in cambiamento, questo nuovo santuario arriva in un momento critico per la nostra regione. Non vedo l'ora di continuare a lavorare con i nostri stakeholder locali e partner federali per implementare questo santuario, che quasi raddoppierà la quantità di costa protetta lungo la Central Coast, e di costruire su di loro per proteggere ogni comunità costiera ed ecosistema nella nostra regione».

Molto soddisfatta anche Gianna Patchen, coordinatrice del Santa Lucia Sierra Club Chapter: La nostra comunità della Central Coast ha lavorato per quarant'anni per proteggere la nostra costa ed è stata la forza  dell'impegno della comunità locale a renderlo finalmente possibile,  Sierra Club è onorato di essere un partner di lunga data dell'NCTC e delle nostre comunità locali, che hanno reso possibile questo santuario. Generazioni di residenti della Central Coast, dagli anziani tribali agli studenti universitari, hanno esposto al mercato agricolo, bussato alle porte, inviato cartoline ed e-mail, fatto circolare petizioni, organizzato e partecipato a riunioni, parlato a governi locali e gruppi della comunità e tenuto raccolte fondi per conto del santuario marino. Ora che il duro lavoro della nostra comunità ha dato i suoi frutti, siamo felici di contribuire a rendere questo santuario il migliore possibile«.

Maite Arce, presidente e CEO dell’Hispanic Access Foundation, appoggia l’istituzione dell’area protetta: «Celebriamo la designazione di Chumash Heritage National Marine Sanctuary, il risultato di una campagna durata 40 anni da parte di leader tribali e comunitari per proteggere importanti habitat oceanici e siti sacri Chumash. La mia più profonda gratitudine va alla Presidentessa Violet Sage Walker, al defunto Presidente Fred Collins e al Northern Chumash Tribal Council per il loro sforzo guidato dalla comunità, che stabilisce un potente precedente per le future protezioni oceaniche. Sono grata a tutti coloro che hanno sostenuto il popolo Chumash, comprese le nostre comunità latine». 

Rachel Kondor, avvocato dello staff dell'Environmental Defense Center è entusiasta di vedere il Chumash Heritage National Marine Sanctuary finalmente diventare realtà: «L'oceano al largo della nostra splendida costa riceverà ora sia il riconoscimento che la protezione che giustamente merita, grazie in gran parte alla visione, alla leadership e alla perseveranza del Northern Chumash Tribal Council. L'azione della NOAA per designare questo Santuario proteggerà i siti sacri sommersi dei Chumash e le incredibili risorse marine e la fauna selvatica per le generazioni a venire».

Per Sylvia Earle, fondatrice di Mission Blue, «Proteggere questi antichi villaggi sommersi da future invasioni industriali garantirà che i luoghi di riposo dei loro antenati rimangano indisturbati", ha affermato  "Il significato culturale del patrimonio Chumash rende questo National Marine Sanctuary unico nel suo genere. Complimenti al Northern Chumash Tribal Council per aver guidato questa importantissima candidatura come National Marine Sanctuary e come parte fondamentale della rete internazionale di Hope Spots».

Joel R. Johnson, presidente e CEO della National Marine Sanctuary Foundation è convinto che «La designazione del Chumash Heritage National Marine Sanctuary da parte dell'amministrazione Biden-Harris è un momento di trasformazione per le acque costiere della California americana", ha "Davvero, il primo santuario incentrato sugli indigeni è un risultato storico, che avvantaggia le meraviglie naturali di queste acque, nonché le persone e le comunità che sono al centro della sua storia. Il Chumash Heritage National Marine Sanctuary ora promuoverà la giustizia e l'equità degli oceani proteggendo le acque ancestrali, sostenendo le conoscenze e i modi tradizionali delle tribù della costa centrale e promuovendo la co-gestione di vaste risorse culturali e marine».

Steve Palumbi della Hopkins Marine Station della Stanford University, che attualmente sta collaborando con il Northern Chumash Tribal Council per unire la scienza indigena e occidentale nelle acque del Chumash Heritage Sanctuary, conclude: «Questo splendido tratto di costa è da tempo una parte centrale della vita delle popolazioni indigene. I loro sforzi per istituire il Chumash Heritage National Marine Sanctuary sono un dono per tutti noi. E’ la celebrazione di un luogo che ha sempre avuto un santuario nei loro cuori e ora lo stanno condividendo con tutti».

Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.