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Dichiarare l’emergenza farfalle nel Regno Unito

I risultati del Big Butterfly Count 2024 rivelano i numeri più bassi di farfalle mai registrati
 |  Natura e biodiversità

Dopo che i risultati del censimento Big Butterfly Count di quest'estate hanno mostrato un netto e preoccupante calo dei numeri delle farfalle nel Regno Unito, l'associazione protezionistica Butterfly Conservation ha dichiarato oggi un'emergenza nazionale per le farfalle.

L’ONG evidenzia che «Nel complesso, i partecipanti hanno avvistato in media solo 7 farfalle per ogni conteggio di 15 minuti, una riduzione di quasi il 50% rispetto alla media di 12 dell'anno scorso e il numero più basso nei 14 anni di storia del Big Butterfly Count».

I risultati sonno stati i peggiori della storia del conteggio estivo per Icaro (Polyommatus icarus), licenide del rovo (Celastrina argiolus), pieride del navone (Pieris napi), cavolaia minore (Pieris rapae), vanessa dell’ortica (Aglais urticae), vanessa del cardo (Vanessa cardui) e Scotch Argus (Erebia aethiops). E ben l’81% delle specie di farfalle ha mostrato cali numerici rispetto al 2023.

Butterfly Conservation spiega che «In totale, dal 12 luglio al 4 agosto nel Regno Unito sono state registrate poco più di 935.000 farfalle e falene diurne, in calo di quasi 600.000, ovvero più di un terzo del totale del 2023, e sono stati registrati 9.000 conteggi senza farfalle, il numero più alto nella storia del programma di citizen science».

Numeri che hanno allarmato gli scienziati e hanno spinto Butterfly Conservation a dichiarare lo stato di "emergenza farfalle" a livello nazionale.

Richard Fox, responsabile scientifico di Butterfly Conservation, ha ricordato che «Il precedente numero medio più basso di farfalle per conteggio era di nove nel 2022, questa ultima cifra è inferiore del 22%, il che è molto preoccupante. Non solo, ma un terzo delle specie registrate nel Big Butterfly Count ha avuto il suo anno peggiore mai registrato e nessuna specie ha avuto il suo anno migliore. I risultati sono in linea con prove più ampie secondo cui l'estate del 2024 è stata molto scarsa per le farfalle. Le farfalle sono una specie indicatrice chiave; quando sono in difficoltà, sappiamo che anche l'ambiente più ampio è in difficoltà. La natura sta lanciando l'allarme. Dobbiamo agire ora se vogliamo invertire la tendenza di questi rapidi declini e proteggere le specie per le generazioni future».

Butterfly Conservation sta raccogliendo le firme online sotto una lettera aperta al segretario di Stato per l'ambiente, l'alimentazione e gli affari rurali, il laburista Steve Reed, per chiedergli che il governo di agisca subito, «Dichiarando un'"emergenza naturale" e vietando una volta per tutte, senza eccezioni , i pesticidi neonicotinoidi che uccidono le farfalle , prima che sia troppo tardi.

Fox Sottolinea che «Quando vengono utilizzate nei terreni agricoli, queste sostanze chimiche si fanno strada nelle piante selvatiche che crescono ai margini dei campi, con il risultato che farfalle e falene adulte bevono nettare contaminato e bruchi si nutrono di piante contaminate. Molti Paesi europei hanno già vietato queste sostanze chimiche, è tempo che il Regno Unito segua l'esempio e metta al primo posto il mondo naturale. Se non agiamo ora per affrontare finalmente i fattori che determinano il declino a lungo termine delle farfalle, affronteremo eventi di estinzione mai visti prima nella nostra vita».

Quest'anno, oltre 85.000 scienziati cittadini hanno preso parte al Big Butterfly Count di Butterfly Conservation, inviando 143.241 conteggi, il che equivale a 35.810 ore, o quattro anni di tempo spesi a contare farfalle, in giardini, parchi, cortili scolastici e in campagna. Fox ha concluso: «Se ogni singola persona che ha contribuito al conteggio di quest'estate firmasse la nostra lettera al governo, potremmo impedire la minaccia molto reale e pressante dell'estinzione delle specie nel corso della nostra vita».

Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.