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Scoperta una nuova montagna sottomarina con almeno 20 specie precedentemente sconosciute

Al largo del Cile, nella dorsale di Nazca, in un'area ad alta priorità per la protezione marina internazionale
 |  Natura e biodiversità

Durante una spedizione di 28 giorni nelle acque internazionali della dorsale di Nazca, un team di oceanografi guidata dallo Schmidt Ocean Institute in collaborazione con Ocean Census e il Center for Coastal and Ocean Mapping/Joint Hydrographic Center dell'Università del New Hampshire ha scoperto e mappato una nuova montagna sottomarina sulla dorsale di Nazca, in acque internazionali, a 900 miglia dalla costa del Cile. La dorsale di Nazca è  una catena montuosa sottomarina che, insieme alla dorsale adiacente di Salas y Gómez, è una delle aree globali prese in considerazione per essere designate come area marina protetta d'alto mare. 

La montagna sottomarina appena scoperta è alta 3109 metri e ospita un fiorente ecosistema di profondità.  Oltre a mapparla, il team di ricerca ha condotto immersioni  esplorative con un robot sottomarino su una delle creste della montagna, trovando rigogliosi giardini di spugne e antichi coralli. 

Il team ha mappato ed esplorato altri 9 siti non protetti  su questa catena montuosa sottomarina del Pacifico sud-orientale e allo Schmidt Ocean Institute spiegano che «Una delle montagne ospita un giardino di coralli incontaminato composto da coralli di profondità che forniscono riparo a una serie di organismi come scorfani, stelle fragili e granchi reali. Con una superficie di circa 800 metri quadrati, questo giardino di coralli è grande quanto tre campi da tennis». 

Oltre a mappare ad alta risoluzione i monti sottomarini e condurre indagini ROV, il team ha girato il primo video di un calamaro Promachoteuthis vivo, un genere così raro che finora ne sono state descritte solo 3 specie sulla base di pochi esemplari raccolti, molti dei quali risalgono alla fine del 1800 e provenienti solo da campioni morti trovati nelle reti. Gli scienziati hanno anche documentato per la prima volta un polpo Caspe nel Pacifico meridionale. Durante la spedizione sono stati avvistati anche due rari sifonofori Bathyphysa, comunemente noti come mostri di spaghetti volanti. 

La spedizione, alla quale hanno collaborato anche il Centro de Ecología y Manejo Sustentable de Islas Oceánicas dell’Universidad Católica del Norte (ESMOI) e l’ONG ambientalista internazionale Oceana, è stata la terza esplorazione di quest'anno delle dorsali Salas y Gómez e Nazca condotta sulla R/V Falkor (too) dello Schmidt Ocean Institute . Due precedenti spedizioni a gennaio e febbraio hanno documentato oltre 150 specie sconosciute e la presenza di specie animali delle quali  non si sapeva in precedenza che vivessero sulla dorsale. Durante questa ultima spedizione sono state raccolte altre 20 probabili nuove specie.

Tomer Ketter, co-capo scienziato e tecnico marino dello Schmidt Ocean Institute ha commentato: «Al termine della nostra terza spedizione nella regione, abbiamo esplorato circa 25 montagne sottomarine sulle dorsali di Nazca e Salas y Gómez. Le nostre scoperte evidenziano la straordinaria diversità di questi ecosistemi, rivelando allo stesso tempo le lacune nella nostra comprensione di come gli ecosistemi delle montagne sottomarine siano interconnessi. Ci auguriamo che i dati raccolti da queste spedizioni contribuiscano a informare le politiche future, salvaguardando questi ambienti incontaminati per le generazioni future».

Prima delle spedizioni di quest'anno, si sapeva che in questa parte dell'Oceano Pacifico vivevano 1.019 specie. Il numero ora supera le 1.300 e continua a crescere. I dati saranno inviati all'Ocean Census, un'alleanza internazionale guidata dalla Nippon Foundation e da Nekton per accelerare la scoperta e la protezione della vita oceanica. E Alex David Rogers, direttore scientifico di Ocean Census, evidenzia che «Le montagne sottomarine del Pacifico sud-orientale ospitano una straordinaria diversità biologica, con specie finora mai trovate altrove. Il lavoro che i nostri tassonomisti hanno condotto a bordo del supportato dal team dello Schmidt Ocean Institute, migliorerà significativamente la nostra comprensione della distribuzione di straordinarie forme di vita su queste montagne sottomarine, tra le quali diverse che non sono mai state mappate o viste prima da occhi umani».

La mappatura ad alta risoluzione è stata condotta da un team di idrografi del Center for Coastal and Ocean Mapping/Joint Hydrographic Center e I dati del fondale marino saranno inclusi nel progetto Nippon Foundation-GEBCO Seabed 2030 e contribuiranno alla comprensione e alla gestione internazionale di Nazca e Salas y Gómez.

La co-scienziata capo e direttrice esecutiva dello Schmidt Ocean Institute Jyotika Virmani, conclude: «Questa è stata la prima missione guidata dallo staff e dall'equipaggio dello Schmidt Ocean Institute, con a bordo colleghi meravigliosi di numerose organizzazioni, e ho avuto il privilegio di essere tra gli scienziati che si sono uniti alla nave di ricerca da remoto. La scoperta di un nuovo monte sottomarino alto quasi 2 miglia, quasi quattro volte più alto del Burj Khalifa, con un vibrante ecosistema è stata molto emozionante. Solo il 26% del fondale marino è stato mappato a questa alta risoluzione e ogni spedizione sulla Falkor (too),  mette a fuoco un po' di più del fondale marino sconosciuto e della vita sul nostro pianeta natale».

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Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.