Ibn Battuta aveva ragione: le sanguisughe volano
Nel 1300, mentre visitava quello che oggi è lo Sri Lanka, Ibn Battuta, un famosissimo viaggiatore musulmano medievale, scrisse di aver visto una "sanguisuga volante": «Si trova sugli alberi e sulle erbacce vicino all'acqua e salta verso la persona che gli passa davanti». Per secoli sono state raccontato storie di sanguisughe che saltavano alla ricerca del loro prossimo pasto, ma gli scienziati sono sempre stati scettici, soprattutto perché pensavano che per le sanguisughe, che vivono a terra, non potessero saltare ma, forse, si lasciavano cadere dall’alto <, dalla vegetazione verso le loro vittime. Eppure, da più di un secolo, negli appunti sul campo di esploratori e ricercatori vengono citate le sanguisughe saltatrici delle foreste pluviali.
Ora lo studio “A jumping terrestrial leech from Madagascar”, pubblicato su Biotropica da Mai Fahmy e Michael Tessler della Division of invertebrate zoology dell’ American Museum of Natural History di New York, fornisce le prove – anche video - che almeno una specie di sanguisuga terrestre in Madagascar può davvero saltare.
La Fahmy ha sottolineato: «Crediamo che questa sia la prima prova convincente che le sanguisughe possono saltare e lo fanno con un dispendio energetico visibile».
Nel 2017, la Fahmy partecipava a una spedizione nel Parc National de Ranomafana nel Madagascar e filmò o per caso una sanguisuga del genere Chtonobdella che balzava su una foglia e poi saltava. È tornata in Madagascar nel 2023, questa volta per lavorare sul campo nell'area protetta di Ivohiboro. Ancora una volta, ha osservato una sanguisuga Chtonobdella fare un movimento simile a quello di «Un cobra che si piega all’indietro” – o di una molla che viene tirata indietro – e saltare a terra». E ancora una volta la Fahmy stava filmando.
La sanguisuga saltatrice osservata dalla Fahmy nel 2023 è stata raccolta e identificata come Chtonobdella fallax , una specie comune in Madagascar. Le sanguisughe del genere Chtonobdella sono diffuse in tutto il Madagascar, nelle Seychelles, l'arcipelago malese e le isole del Pacifico meridionale. Le sanguisughe non sono gli unici animali vermiformi che possono saltare, lo fanno anche le larve di alcune specie di moscerini e mosche e diversi bruchi.
Come dimostrano i video, la sanguisuga mantiene il corpo esteso mentre vola nell'aria, qualcosa di lontanissimo dal solito strisciare. Tessler spiega che «Essenzialmente, esegue un salto aggraziato ma con un atterraggio apparentemente duro. Non sappiamo quanto spesso ciò possa accadere o se queste sanguisughe utilizzino questa capacità per cercare ospiti, ma, dato che abbiamo filmato più salti in due brevi registrazioni, questo comportamento potrebbe essere comune per questa specie»,
Gli autori dello studio sottolineano che «Questo lavoro è importante anche per gli sforzi di conservazione perché le sanguisughe vengono sempre più raccolte per studiare la biodiversità dei vertebrati. Analizzando i loro pasti di sangue, i ricercatori sono in grado di identificare altri animali che vivono accanto alle sanguisughe, dai gatti selvatici ai ratti fino agli uccelli terrestri».
La Fahmy conclude: «Se riusciamo a identificare il modo in cui le sanguisughe trovano e si attaccano agli ospiti, possiamo comprendere meglio i risultati delle loro analisi del contenuto intestinale. Le sanguisughe sono spesso trascurate e poco studiate e, in quanto parte naturale dell’ecosistema, le sanguisughe stesse potrebbero aver bisogno di protezione e conservazione».