
Parco della Sila, il direttore replica a greenreport: «Il Tar non ci ha bocciati»

Preg.mo Direttore, con riferimento all'articolo pubblicato in data 03.04.2014, sul sito Greenreport.it, dal titolo “Il Tar boccia il Parco della Sila per la candidatura a sito patrimonio dell’Unesco”, ritengo doveroso precisare quanto segue, non fosse altro che per dovere di informazione dei lettori e per rispetto del lavoro dell'Ente Parco.
La vita amministrativa di un Ente (e non parlo dei soli Enti Parco) è pressoché quotidianamente interessata da richieste, istanze e contenziosi di varia natura al fine di poter accedere agli stanziamenti programmati dalle Pubbliche Amministrazioni.
Probabilmente, forse anche per colpa della crisi, in Italia non vi è procedura di affidamento che non porti con sé il suo ricorso.
La vicenda in esame non sfugge a tale casistica.
È bene anticipare, intanto, cosa sia il riconoscimento Unesco - patrimonio dell'umanità in ambito naturalistico.
Il riconoscimento è, fuori da tutto, un'opportunità: un'opportunità di crescita per il territorio ed un'opportunità per dare visibilità ad uno degli altopiani più belli d'Italia.
Si consideri che, in Italia, un solo Parco può fregiarsi di tale riconoscimento (le Dolomiti Bellunesi), mentre solo il Parco della Sila ha avuto il privilegio, nel 2012, di entrare nella cosiddetta "tentatìve list" quale unico soggetto per l'Italia.
Con tale spirito l'Ente Parco, dovendo supportare il processo di candidatura, ha pubblicato l'apposito bando, a procedura aperta, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, al quale hanno partecipato le due aziende che si sono contese l'appalto.
Per il Parco, come ovvio, è assolutamente indifferente l’identità del soggetto attuatore, è importante che il progetto vada avanti.
La sentenza del TAR intanto, per quanto ci riguarda, ci consente di riprendere la procedura.
Capirà quindi che già, di per sé, il titolo dell'articolo è fuorviante, poiché il Tar non "boccia il Parco della Sita per la candidatura a sito patrimonio dell'Unesco". Il percorso di candidatura va avanti, ciò che è stato emendato dai Giudici è parte (e solo parte) della procedura di affidamento che ora riprenderà il suo percorso.
Le sentenze, si insegna, non si commentano (e non potremmo nemmeno farlo non avendone ancora ricevuto formale comunicazione) ma non contengono neppure giudizi, come si vorrebbe far trasparire dall'articolo (peraltro ricco di particolari precisi - da addetti ai lavori), di una gestione superficiale (o addirittura in malafede) del Parco.
Alquanto labile mi pare il collegamento che si vuole sottolineare, tra il Presidente del Parco (che peraltro non ha competenze nelle procedure di affidamento) ed il Cueim in considerazione del fatto che la stessa presiede un corso di laurea in turismo dell'Unical che, a sua volta, è uno dei 18 componenti del Consorzio Cueim. Altrettanto fuorviante mi sembra rilevare che il Parco è stato condannato alle spese processuali, laddove non si evidenzia che la medesima è in solido con il Cueim che le stesse ammontano ad € 2.500,00 ed al contributo unificato (il tutto da dividere in due).
Il Parco è abituato a "metterci la faccia", sicché "la bella figura" finora è stata fatta con l'ingresso nella "tentatìve list", come detto unico soggetto in Italia e, quindi, la sentenza (che nasce fondamentalmente tra aziende) non mi sembra che sposti i termini della questione o sminuisca il lavoro di candidatura svolto dall'Ente da 3 anni a questa parte e che ha ricevuto il plauso di tutte le Istituzioni Italiane ed Europee.
Ad ogni modo, per quanto sopra, con ancora più forza e convinzione il Parco procederà nel progetto che rappresenta un volano di sviluppo per l'intero territorio silano e punto di orgoglio per la Calabria.
il Direttore, dott. Michele Laudati
Greenreport si è limitato a fare un riassunto puntuale della sentenza spiegando per comprensione dei lettori i riferimenti ai protagonisti che comparivano nella sentenza stessa. Nessuna malafede; da parte nostra lo stesso metodo è stato usato in passato, e lo utilizzeremo in futuro anche per sentenze riguardanti altri Enti Parco.