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L’armatore ha inviato due rimorchiatori, ma ci sono almeno 5 criticità operative da affrontare

È in corso lo sversamento di greggio dalla petroliera Sounion, nel Mar Rosso

Dall’ammiraglio Caligiore un appello al segretario generale dell’International maritime organization, affinché sia l’Agenzia Onu ad assumere la guida delle operazioni di rimorchio, allibo e bonifica
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Le notizie sullo stato dell’arte a bordo della petroliera Sounion, dopo la “tregua temporanea” annunciata dai ribelli Houthi nel Mar Rosso, sono molto confuse e tra loro contraddittorie. Il dato più preoccupante riguarda alcune immagini satellitari che mostrano chiaramente una fuoriuscita di petrolio che si estende per un numero di miglia non precisato, dalla  poppa della petroliera, battente bandiera greca e con a bordo un carico di greggio calcolato in circa un milione di barili.

La società d’armamento (Greek shipowner Delta Tankers) ha inviato due rimorchiatori, Hercules e Gladiator, nell’area dove si trova alla deriva la petroliera colpita. I due mezzi sono stati preparati per eseguire la delicata operazione di recupero, ma lato tecnico-operativo molti punti restano incomprensibili: 

1) È stato previsto l’allibo del carico a bordo della Sounion, e se sì in quale unità verrà (verrebbe) trasferito? 

2) Il sistema pompe di bordo è ancora in grado di funzionare autonomamente per trasferire il carico (allibo) su un’altra unità? 

3) Ci sono organi pubblici che coordineranno le operazioni di allibo e successivo rimorchio, allestendo un sistema di recovery oil adeguato?

4) In caso non si potesse disporre per l’allibo del carico, è già stato individuato un porto sicuro dove rimorchiare la petroliera? 

5) Per lo sversamento in atto (spill) sono stati allertati unità specializzate per un intervento di recupero in mare del carico fuoriuscito? 

Per affrontare adeguatamente la tutela dell’ambiente marino, in considerazione dei delicati equilibri ecosistemici del Mar Rosso, una problematica di così vasta portata non dovrebbe essere lasciata soltanto agli armatori e alle assicurazioni (P&I Clubs): è fondamentale che le organizzazioni internazionali, prima tra tutte l’Imo (International maritime organization) prendano subito posizione, magari affiancando al team operativo propri funzionari che, quantomeno, seguano cosa realmente accade nel teatro delle operazioni.

«Per queste ragioni – commenta per greenreport Aurelio Caligiore, ammiraglio ispettore della Guardia costiera e grande esperto di operazioni di disinquinamento marino – mi permetto di lanciare un appello al Segretario generale dell’Imo, Arsenio Dominquez, affinché sia il suo organismo (che ha natura giuridica di Agenzia delle Nazioni Unite) ad assumersi l’onere della guida delle operazioni di rimorchio, allibo e bonifica ambientale delle aree marine già coinvolte dalla fuoriuscita di greggio». 

Redazione Greenreport

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