
Al centro del podcast gr i dazi di Trump e le diverse reazioni dei governi italiano e spagnolo

«Dazi: e ora, che fare?» Apre con questa domanda, Maurizio Izzo, il nuovo appuntamento con il podcast di greenreport. Il direttore responsabile del nostro giornale non si sofferma tanto sulla «gravità della decisione» di Donald Trump e attira invece l’attenzione su due diverse reazioni che ci sono state di fronte all’aumento delle tariffe doganali, che per l’Ue sono arrivate al 20%. Il confronto è tra la reazione del governo italiano e quella del governo spagnolo. «Da una parte, il governo italiano, preso alla sprovvista – osserva Izzo – si è limitato a un’imbarazzante e imbarazzata dichiarazione della presidente Meloni, che ha comunque trovato il modo di rifarsela con le politiche ambientaliste che, secondo lei, rappresenterebbero und dazio. Dall’altra, il governo spagnolo, anziché accusare il Green deal per la crisi dell’auto, ha prorogato il programma di incentivi alla mobilità elettrica che prevede 400 milioni di euro per l’acquisto di veicoli, appunto, elettrici». Chiosa Izzo: «Trovate voi la differenza».
Il secondo gruppo di notizie richiamato nel podcast riguarda l’energia. Mentre in un’intervista al nostro giornale due ricercatori dell’università di Ferrara spiegano perché le bollette elettriche italiane diventano sempre più care, viene anche ricordato che siamo il maggior paese europeo importatore di combustibili fossili. «A fronte di questi record – dice Izzo – sarebbe lecito attendersi, o meglio doveroso attuare, una decisa accelerazione della transizione, dato che la crescita delle rinnovabili riduce la dipendenza, le emissioni climalteranti e i prezzi dell’energia». È quello che sta facendo il governo?
No, piuttosto, «con sei mesi di ritardo e nessun clamore, il governo ha presentato il piano per lo sviluppo del nucleare». Il succo, in sintesi? Per i microlettori se ne riparlerà nel 2036. Per la fusione nucleare nel 2050. «In effetti – commenta Izzo – non c’è nessuna fretta».
«Un po’ di meraviglia e tanta soddisfazione» viene espressa per la sentenza del Consiglio di Stato che, contraddicendo i divieti di Comune e Sovrintendenza, afferma che non si può negare a una famiglia che pure vive in un centro storico il diritto di installare pannelli solari. Non servono divieti assoluti né vincoli che di fatto impediscano ogni realizzazione, ma neanche interventi privi di considerazione per il contesto. Solo con un dialogo aperto e soluzioni flessibili si possono conciliare entrambe le esigenze. Commenta Izzo chiudendo questa puntata del podcast greenreport: «È quello che ci auguriamo».
